Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cellino: «Nessuno sgarbo affronto un’emergenza »

Fonte: Sardegna Quotidiano
3 aprile 2012

«Zedda non ha nessuna colpa, ha ereditato un malato terminale e sta cercando di rianimarlo. Ma ha anche altri problemi, come l’Anfiteatro, i chioschi. Non vado via per fare uno sgarbo, sono pronto a collaborare col sindaco se avrà piacere di farlo » . Massimo Cellino

IL PRESIDENTE

 

Giovedì scorso era a Palazzo Bacaredda per parlare con il sindaco del Sant’Elia, dei soldi per la manutenzioni, della necessità di fare un nuovo stadio. Insomma: Massimo Cellino sembrava davvero intenzionato a dialogare, cercare una soluzione e iniziare a scrivere il fionale della telenovela, sempre più incomprensibile per i tifosi. Invece ieri, presidente, è arrivata la notizia ufficiale: il Cagliari va a giocare a Trieste. Cosa è cambiato rispetto a cinque giorni fa? Niente, non è cambiato niente. Sia chiaro, una volta per tutte: la decisione di andare a Trieste non è uno sgarbo a Zedda. È solo una soluzione per una situazione di emergenza. Siamo stati costretti. Ma il Comune ha assicurato che per sabato i distinti, adesso chiusi, sarebbero stati pronti... Ma dove? In uno stadio che non c’è da undici anni? Qui non si tratta solo di Distinti, o di un singolo settore. C’è un altro problema, che nessuno considera, ed è quello dei diritti televisivi. Continuare al Sant’Elia avrebbe comportato un danno economico per la società. Come si fa a credere che a me faccia piacere andarmene a Trieste? Ripeto: è una soluzione all’emergenza. Non potevamo fare diversamente. Il sindaco però non l’ha presa molto bene... Se se l’è presa sbaglia. Voglio dirgli una cosa: il Massimo Cellino che deve decidere di andare fuori è lo stesso Massimo Cellino col quale ha parlato giovedì scorso. Non è cambiato niente, almeno rispetto al rapporto con l’amministrazione. Sono convinto che questo sindaco posa fare bene, e so che ha grande volontà di risolvere la vicenda stadio, che non è certo l’unica col quale si trova a fare i conti. Cagliari ha anche altre criticità. Lo stadio adesso è un grosso problema per la mia società, che essendo un’azienda deve fare anche dei conti economici. E purtroppo non è mettendo due reti nei Distinti che si affronta un dramma come l’assenza di un impianto per una squadra di serie A. Quindi nessuna rottura nelle trattative per cercare una soluzione cagliaritana per lo stadio? Ma quale rottura...a Zedda hanno lasciato un malato terminale, sta cercando di rianimarlo. Come sta facendo con l’Anfiteatro, con i chioschi e altri enormi problemi della città. Lavorerò insieme a lui, insieme lavoreranno i nostri tecnici e quelli del Comune per trovare una soluzione. Noi siamo pronti, se al sindaco farà piacere. Quest ’anno è andato, difficile tirare fuori un coniglio dal cilindro per l’anno prossimo. E la Lega ha già fatto sapere che con questo Sant ’Elia è a rischio l’iscrizione al campionato. A cosa state pensando? Dico solo che stiamo lavorando. Inutile fare proclami prima di attenti controlli e verifiche approfondite. Sullo spiazzo di via San Paolo? Stiamo lavorando. Lo faremo insieme al Comune. Non aggiungo altro. Con Cagliari ci avete già provato e non è andata bene. Di chi è la colpa? Di dieci anni di un’a m m i n i st ra z i one che non ha preso una decisione. L’ex sindaco, Emilio Floris, aveva dimostrato di voler intervenire sullo stadio. Ma la macchina che gli stava intorno lo ha impedito. Un’altra versione dice che quando tutto era quasi pronto lei ha deciso di andare a Elmas, all’i mprovviso. Falso. Sono stato costretto ad andare a Elmas. E qui la fretta di fare lo stadio mi ha portato i problemi che tutti conoscono. Ma io, per il bene della società, i problemi devo affrontarli. Come sto facendo adesso, andando a Trieste. Siamo senza stadio, neo ho trovato uno. Non crede che si sarebbe potuto trovare un posto più facile da raggiungere? E se esistesse non crede che ci avremmo provato? Il Nereo Rocco era l’unica struttura disponibile. Ed è già una fortuna che ci sia stata data la disponibilità. E gli abbonati, che hanno pagato lo spettacolo in anticipo? Affronteremo la questione. Non li lasceremo insoddisfatti, questo è sicuro. A chi è venuto a chiedere indietro i soldi li abbiamo resi. Ma la colpa, di tutto questo, non è di Massimo Zedda.

Enrico Fresu