Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Case in affitto, stranieri discriminati»

Fonte: L'Unione Sarda
27 marzo 2012

Prezzi più alti o dinieghi


Per uno straniero una casa in affitto costa molto di più. Quando riesce a trovarla. «Topaie arrivano a costare anche 800 euro al mese».
Lo racconta Amina Ndiaye, una ragazza senegalese che abita in città da 6 anni. Chi meglio di lei può sapere quanto sia faticoso trovare una casa in affitto? Amina, infatti, è stata mediatrice culturale per la Caritas e di case ne ha visionato davvero tante, perché si è occupata di trovare un alloggio sostitutivo alla comunità senegalese che abitava nell'ex fabbrica Emsa di Giorgino, sgomberata due anni fa. «Un'impresa quasi impossibile», dice. Dopo diverse peripezie, è riuscita a trovare una stanza per tutti, e data l'esperienza acquisita, anche tanti altri ragazzi senegalesi si sono poi rivolti a lei per trovare una sistemazione. «Di case in affitto se ne trovano tante, grandi e piccole, il numero degli inquilini che dovrebbero abitarla non è mai stato un problema».
Insomma, racconta Amina, fila tutto liscio fino alla fatidica domanda: « Di che nazionalità sono i tuoi amici?» A quel punto sorgono i problemi: «La casa non la possiamo affittare, mi sono confuso sul prezzo», oppure riagganciano con una scusa e non rispondono più. «Ma è un problema che abbiamo tutti noi stranieri - precisa - non solo i senegalesi». Giornate passate a evidenziare annunci sul Baratto, fare centinaia di telefonate, incontrare i proprietari, compilare i contratti e registrarli all'Agenzia delle entrate: questo era il suo lavoro. Appartamenti in periferia ne ha visitati a centinaia. Alcuni con un prezzo singolare: a seconda dell'accento di chi li richiedeva poteva aumentare di 100 euro all'ultimo momento o addirittura lievitare a dismisura. Una situazione che si ripeteva un po' dappertutto. Anche Amina appena arrivata in città ha infatti avuto lo stesso identico problema: «A me, per esempio, è capitato di far chiamare una mia collega e la casa era disponibile. Quando chiamavo io, sentito il mio accento, scattava sempre la stessa domanda: di dove sei? non è che sono razzista, ma... In Francia - prosegue - non esistono questi problemi, affittare una casa è più semplice. Oltre al fatto che esistono degli alloggi messi a disposizione dal Comune per gli immigrati».
Veronica Nedrini