Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Spettacoli sul litorale, l'oscura delibera

Fonte: L'Unione Sarda
27 marzo 2012

C'è un documento per il quale l'area di Sant'Elia è della Regione. Il Comune: atto superato


L'area per i grandi eventi è stata individuata. E, poche ore più tardi, appare una delibera del Consiglio comunale del 2009. Una delibera che sembra dare un verdetto inquietante: il progetto non può essere realizzato. Sembra quasi una spy story la vicenda legata all'arena che sarà realizzata a Sant'Elia. Una spy story che merita di essere raccontata passaggio per passaggio.
Giovedì scorso, l'assessore alla Cultura Enrica Puggioni annuncia che il Comune ha individuato nell'area a ridosso del Sant'Elia il luogo in cui realizzare l'arena per i grandi eventi. Le polemiche con gli organizzatori si concentrano solo sui tempi. Certo, qualcuno ha da dire sul fatto che, vicino al mare, il vento soffia più forte e, quindi, può infastidire gli spettacoli. Un'obiezione poco convincente: in fondo, l'arena dello scorso anno, alla Fiera, doveva fare i conti con le stesse condizioni climatiche.
Il colpo di scena ieri: appare improvvisamente (il documento sarebbe uscito da qualche armadio della Regione) la delibera 102/99 del Consiglio comunale. Con 27 voti a favore (e due astenuti), viene deciso che l'area, di proprietà della Regione, passi al Comune al prezzo simbolico di centomila euro. Il Municipio si impegna a realizzare edifici di edilizia popolare, parcheggi e opere di viabilità.
L'eventuale “penale” in caso di mancata osservanza? Se il bene non viene utilizzato per le finalità previste entro cinque anni, “verrà retrocesso alla Regione”. Cioè, nel 2004 (cinque anni dopo), l'area torna alla Regione se non viene realizzato quanto previsto. Inutile dire che nulla è stato realizzato né in quegli anni né per molti anni dopo. Lo scopo, dunque, di quel documento uscito misteriosamente fuori dall'oblio di qualche polveroso armadio, è “spaventare” l'attuale amministrazione comunale.
E, almeno inizialmente, lo scopo viene raggiunto. Quando l'assessore alla Cultura Enrica Puggioni viene informata, trasecola. «Prima di individuare quell'area per la realizzazione dell'arena, abbiamo fatto tutte le verifiche. E non sono stati rilevati problemi». Anche l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau (tra l'altro, consigliere comunale nel 1999, anche se non partecipò a quelle votazione) cade dalle nuvole. «Quell'area», spiega, «è una S3». Cioè, come indica la lettera S, un'area destinata a servizi pubblici. Quindi, anche servizi legati allo sport e agli spettacoli. «Tra l'altro», afferma Frau, «abbiamo verificato se quell'area fosse della Regione. E non lo è».
Il misterioso documento ottiene l'effetto di mettere in allarme l'esecutivo. Ed Enrica Puggioni chiama il direttore generale Maria Cristina Mancini per fare un ulteriore controllo. Che dà un verdetto inappellabile. «Quella delibera», spiega l'assessore alla Cultura, «è superata dalla 572/2002 con la quale si stabilisce la riqualificazione del lungomare, finanziato dalla Regione che abbiamo già appaltato, la realizzazione del porticciolo per il quale stiamo cercando di evitare il definanziamento da parte della Regione. E, appunto, l'arena per i grandi eventi. Tutto regolare, dunque. Non riesco proprio a capire chi possa avere interesse a creare caos». (mar.co. )