Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Una giornata tra i tesori dell’isola

Fonte: La Nuova Sardegna
26 marzo 2012

Dalla necropoli punica di Tuvixeddu agli antici palazzi di Alghero




ANNA SANNA

CAGLIARI. Dal parco archeologico di Tuvixeddu al monastero della Carmelitane di Nuoro, passando per i tesori dell’agro sassarese e gli edifici storici più rappresentativi nel cuore di Tempio e Alghero. Un patrimonio di arte e bellezze naturali che oggi sarà aperto al pubblico in occasione della «Giornata Fai di Primavera», organizzata dal Fondo ambiente italiano. La manifestazione, giunta alla ventesima edizione, ha preso il via ieri e prosegue oggi offrendo itinerari culturali insoliti grazie all’apertura straordinaria di aree archeologiche, parchi, percorsi naturalistici, giardini, chiese, monumenti e musei, visitabili offrendo un contributo libero. In Sardegna il Fai propone un viaggio alla scoperta di alcuni dei luoghi più preziosi in cinque città dell’isola - Cagliari, Sassari, Nuoro, Tempio e Alghero - spesso inaccessibili durante l’anno.
Così oggi apre al pubblico il parco archeologico di Tuvixeddu, la più grande necropoli punica del Meditteraneo, da anni al centro di un dibattito che vede coinvolti Regione Sardegna, Comune di Cagliari e associazioni ambientaliste per la salvaguardia del sito minacciato dall’espansione edilizia che sovrasta le sepolture. A Nuoro l’evento è soprattutto l’opportunità di far conoscere il monastero delle carmelitane scalze «Mater Salvatoris», opera di grande pregio architettonico che domina la città e le cime del Gennargentu. Ultimato nel 1994, è stato consegnato definitivamente alla comunità delle Carmelitane il 4 marzo dello stesso anno. Il progetto è stato eseguito gratuitamente dall’architetto Savin Couelle, artista geniale famoso per le sue realizzazioni in diversi Paesi del mondo.
A Sassari invece la giornata è incentrata sulla rivalutazione dell’agro, con la riscoperta dei gioielli architettonici e naturalistici nei dintorni della città. Sono visitabili l’antica chiesetta campestre di epoca romanica dedicata a Sant’Eusebio di Kitarone e il giardino barocco di Santa Maria di Pisa con l’annessa cappella, oggi di proprietà del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), ma appartenuto in passato a Michele Pèrez de Guassyllo e successivamente al Conte d’Ittiri Don Antonio Ledà.
Si torna in città a Tempio con il Teatro del Carmine e il contiguo Palazzo degli Scolopi: l’edificio - nato nel XVII secolo come convento dell’ordine fondato da san Giuseppe Calasanzio - attualmente viene utilizzato come biblioteca comunale. In un’ala del palazzo è in allestimento il museo del famoso tenore tempiese Bernardo de Muro, che sarà presentato al pubblico proprio in occasione della Giornata Fai. Ad Alghero invece riflettori puntati su piazza Civica, il luogo più rappresentativo della città dove ancora oggi si affacciano le sedi istituzionali e le signorili abitazioni civili, con la visita all’esterno dei palazzi savoiardi-umbertini (Duana Reial, Casa de la Ciutat, Palazzo Sant’Orsola, Palazzo del Conte Lacro, Palazzo Lavagna, Palazzo Bolasco, Palazzo Delitàla, Palazzo Serra).