Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lavoro, ricetta contro la crisi

Fonte: La Nuova Sardegna
26 marzo 2012




PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. «Apprezziamo i passi avanti nella trattativa governo-parti sociali sulla riforma del lavoro: maggiore flessibilità, quale condizione necessaria per la nuova occupazione» con queste parole Bernhard Scholz, presidente nazionale della Compagnia delle Opere, apre i lavori del convegno “Costruire in un mondo che cambia”, si è svolto al T Hotel. La Compagnia delle Opere è un’associazione imprenditoriale con 34mila imprese affiliate (piccole o medie) di cui 180 in Sardegna, vicina al movimento Comunione e Liberazione. L’evento, organizzato a Cagliari per dimostrare l’impegno del Cdo per la ripresa economica del Sud Italia, intende promuovere una cultura del lavoro che rimetta al centro la libertà e la responsabilità della persona quali basi per lo sviluppo e la crescita sana dell’economia. I lavori, moderati da Paola Appeddu, direttore della sezione sarda, sono stati inaugurati dai saluti di Ugo Cappellacci, presidente Regione Sardegna, Massimo Zedda, sindaco di Cagliari e di Gavino Sini, presidente di Unioncamere Sardegna. Un mondo che cambia, quindi, che gli impresari italiani dovranno affrontare come fonte di nuove prospettive, secondo Scholtz, il quale, a conclusione dei lavori consiglia la ricetta vincente per il rilancio dell’imprenditoria: una gestione finanziaria lungimirante, l’apertura ai mercati internazionali, un dialogo più professionale con le banche e il compito delle pubbliche amministrazioni di aiutare le piccole e medie imprese. «Soprattutto - continua - potenziare l’apprendistato quale strumento preferenziale per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro». A patto che venga sviluppato e sostenuto per garantire l’offerta di una vera preparazione. Il lavoro, durante l’assemblea, è stato diviso in commissioni. Carlo Saggio, il relatore della commissione “Lavoro e occupazione” afferma che «sulla crisi si fa l’unità d’Italia. La situazione economica e produttiva non è rosea al sud come al nord - conclude - la disoccupazione si presenta aggressiva sia per i giovani che per gli over 50. Tra le principali cause, la distonia comunicativa tra domanda e offerta di lavoro».