Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il sardo per la strada bilinguismo per le nuove vie

Fonte: Sardegna Quotidiano
26 marzo 2012

Comune

 

TOPONOMASTICA All’esame della commissione il nuovo regolamento: sarà valido solo per le prossime intestazioni

Doppio nome, in italiano e in sardo, nelle targhe di vie e piazze cittadine. Una doppia dizione in nome dell’identità cagliaritana, ma solo per le prossime intitolazioni. Ruga, pratza , strintu , largu : nomi e suoni che torneranno sulle targhe cittadine. È la principale novità del regolamento della toponomastica cittadina, che sarà discusso domani dalla commissione Affari generali. Pronto da mesi, il documento è rimasto chiuso nel cassetto, anche perché l’amministrazione aveva deciso di cancellare la commissione Toponomastica. Da sempre promotore della battaglia per riportare la lingua sarda nella quotidianità, Marco Murgia, consigliere comunale Pd. «Mi sono sempre battuto per la valorizzazione della lingua sarda, questo risultato anticipa una specifica mozione che ho depositato a novembre. Il consiglio europeo prima, e una legge italiana dopo (che ha riconosciuto il sardo come una minoranza linguistica da preservare), non potevano essere presi sottogamba», afferma il consigliere Pd. «Una lingua si protegge se la si utilizza anche nei contesti pubblici come le strade. I bambini potranno imparare a pronunciare i nomi di vie, piazze, vicoli e stretti anche in sardo, è molto importante: non è un nazionalismo regionale - precisa Murgia - e non si spenderanno più soldi. Da ora in poi, ogni qual volta si dovrà realizzare una nuova targa, bisognerà inserire la doppia denominazione». Tra le novità del documento la possibilità da parte dei cittadini di proporre al Comune il nome per una nuova strada. Saranno sufficienti 500 firme di residenti, o la firma dei presidenti di due associa- zioni locali iscritte all’albo comunale. Anche il sindaco, il Consiglio comunale, cinque consiglieri o il Consiglio di Pirri potranno suggerire l’intitolazione di una via. La commissione Affari generali, dopo essersi consultata con il direttore dell’Archivio storico comunale, darà un parere preventivo. La stessa commissione darà parere definitivo, dopo che gli uffici della toponomastica avranno segnalato al sindaco le aree da intitolare. Regole molto chiare per i nomi da proporre. L’eventuale titolo onorifico di un personaggio storico non basterà come motivazione. Più facile sperare in un sì della commissione se la persona proposta ha avuto un legame importante con la città, indipendentemente dal suo luogo di nascita. Non sarà invece possibile chiedere di modificare i nomi delle vie antiche e di quelle recenti, per preservare la memoria storica dei loghi e non creare problemi al traffico.

Paolo Rapeanu