Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

CUALBU, L’UOMO DEL COLLE

Fonte: Sardegna Quotidiano
26 marzo 2012

 

«Amministrazioni poco coraggiose nessuno decide, aspetto il verdetto» 

Primo: già nel 2008 il parco di Tuvixeddu poteva essere aperto. Secondo: cambiano i sindaci, i presidenti e le maggioranze ma l’atteggia - mento della pubblica amministrazione rimane lo stesso. Poco coraggioso, per ora. Dove per coraggio si intende la volontà di mettere la parola fine su questa vicenda complessa. Così parlò Gualtiero Cualbu, immobiliarista al centro negli ultimi due lustri di una contesa su più piani. Mediatico, giuridico, politico. Una contesa che non è ancora finita. Anzi. Da una parte Cualbu, imprenditore a tutto campo, carattere vigoroso: dell’area e del diritto ad edificare lui è il titolare. E qualche palazzo in via Maglias l’ha già costruito. Dalle altre parti, il Comune e la Regione, e sugli spalti sigle e siglette di ambientalisti professionisti. Ingegner Cualbu, in migliaia hanno visitato il parco archeologico di Tuvixeddu. Lo so. Il parco di Tuvixeddu poteva essere fruibile già da quattro anni, per la soddisfazione dei cagliaritani, degli appassionati di archeologia e per i turisti. Aggiungo che dopo sei anni di blocco delle attività, da parte dell’impresa appaltatrice, i lavori sono ripresi. Ma solo per una parte del parco. Perché questa ripresa parziale dei lavori? Perché le risorse finanziarie per il completamento non sono più disponibili. Infatti, i costi sono cresciuti, si sono persi i fondi per il museo e si sono persi gran parte dei fondi per gli scavi archeologici: è una conseguenza del blocco di questi quattro anni. Sul colle si gioca anche la partita dei risarcimenti: a quanto ammontano le richieste di danno? L’impresa che doveva realizzare la strada ha in corso un contenzioso per oltre 12 milioni di euro. Poi c’è un contenzioso per il parco di oltre un milione di euro e i maggiori costi per parco, strada, museo e scavi archeologici sono stimati in circa 10 milioni di euro. Ora che i lavori sono ripresi, il parco che sarà realizzato è diverso da quello previsto prima del blocco? Per quanto ho potuto verificare dal progetto in corso di realizzazione non esistono modifiche sostanziali. La superficie è la stessa e le poche varianti apportate dal punto di vista della tutela archeologica sono insignificanti. Anche dal punto di vista paesaggistico i cambiamenti sono davvero modesti. Se c’è stato lo stop ai lavori nel parco una qualche ragione ci sarà stata... Per quanto ci riguarda nessuno tra chi era preposto in questi ultimi sei anni alla tutela ha mai affermato che il progetto per le aree archeologiche non rispettasse le tutele dei beni archeologici. Lo sostiene l’ingegner Cualbu... No, lo dicono gli atti delle diverse Soprintendenze archeologiche che si sono succedute nel corso di questi anni. Ma lei è disposto ad allargare il parco di Tuvixeddu? Primo: già nel 2008 il parco di Tuvixeddu poteva essere aperto. Secondo: cambiano i sindaci, i presidenti e le maggioranze ma l’atteggia - mento della pubblica amministrazione rimane lo stesso. Poco coraggioso, per ora. Dove per coraggio si intende la volontà di mettere la parola fine su questa vicenda complessa. Così parlò Gualtiero Cualbu, immobiliarista al centro negli ultimi due lustri di una contesa su più piani. Mediatico, giuridico, politico. Una contesa che non è ancora finita. Anzi. Da una parte Cualbu, imprenditore a tutto campo, carattere vigoroso: dell’area e del diritto ad edificare lui è il titolare. E qualche palazzo in via Maglias l’ha già costruito. Dalle altre parti, il Comune e la Regione, e sugli spalti sigle e siglette di ambientalisti professionisti. Ingegner Cualbu, in migliaia hanno visitato il parco archeologico di Tuvixeddu. Lo so. Il parco di Tuvixeddu poteva essere fruibile già da quattro anni, per la soddisfazione dei cagliaritani, degli appassionati di archeologia e per i turisti. Aggiungo che dopo sei anni di blocco delle attività, da parte dell’impresa appaltatrice, i lavori sono ripresi. Ma solo per una parte del parco. Perché questa ripresa parziale dei lavori? Perché le risorse finanziarie per il completamento non sono più disponibili. Infatti, i costi sono cresciuti, si sono persi i fondi per il museo e si sono persi gran parte dei fondi per gli scavi archeologici: è una conseguenza del blocco di questi quattro anni. Sul colle si gioca anche la partita dei risarcimenti: a quanto ammontano le richieste di danno? L’impresa che doveva realizzare la strada ha in corso un contenzioso per oltre 12 milioni di euro. Poi c’è un contenzioso per il parco di oltre un milione di euro e i maggiori costi per parco, strada, museo e scavi archeologici sono stimati in circa 10 milioni di euro. Ora che i lavori sono ripresi, il parco che sarà realizzato è diverso da quello previsto prima del blocco? Per quanto ho potuto verificare dal progetto in corso di realizzazione non esistono modifiche sostanziali. La superficie è la stessa e le poche varianti apportate dal punto di vista della tutela archeologica sono insignificanti. Anche dal punto di vista paesaggistico i cambiamenti sono davvero modesti. Se c’è stato lo stop ai lavori nel parco una qualche ragione ci sarà stata... Per quanto ci riguarda nessuno tra chi era preposto in questi ultimi sei anni alla tutela ha mai affermato che il progetto per le aree archeologiche non rispettasse le tutele dei beni archeologici. Lo sostiene l’ingegner Cualbu... No, lo dicono gli atti delle diverse Soprintendenze archeologiche che si sono succedute nel corso di questi anni. Ma lei è disposto ad allargare il parco di Tuvixeddu?