Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Per un giorno la natura ritorna protagonista

Fonte: L'Unione Sarda
26 marzo 2012

L'opinione

di Michele Ruffi
Perché no? Di mattina a Tuvixeddu, al pomeriggio in un Poetto che cerca di rialzarsi in piedi dopo le demolizioni d'ottobre, di sera a Monte Claro per la festa di primavera. E dopo, se si trova il tempo, si può anche fare una passeggiata sulla Sella del Diavolo per ammirare un tramonto che poche altre città d'Europa possono offrire. Questa è Cagliari, e oggi la città si riappropria di una parte importante. In alcuni casi sconosciuta.
Tuvixeddu, più che una necropoli, in questi anni ha rappresentato una ferita che ha diviso politici, imprenditori, intellettuali e cittadini. Oggi però le carte bollate lasceranno spazio alla natura e all'archeologia: sarà un'occasione per ammirare un angolo di città che fino ad ora è stato nascosto a tutti, eccezion fatta per qualche manciata di pasionari del verde e per gli sbandati che avevano trasformato le tombe puniche in casa d'emergenza. Per l'amministrazione Zedda è un colpo importante: riaprire il colle dopo anni di liti e veleni, anche se a mezzo servizio - per terminare il cantiere ci vorrà quasi un anno -, ha un significato pesante. E lo si capisce dal fatto che sia stato lo stesso sindaco a chiedere pochi giorni fa, in Procura, il dissequestro di una parte dell'area su cui la magistratura ha indagato per abusi edilizi. Ecco: quei sigilli tolti sono una pagina nuova, positiva, in una vicenda che ancora non è finita. C'è sempre un risarcimento danni a cui pensare, vincoli da verificare e un accordo di programma che attende ancora di essere rispettato.
Ma, almeno per oggi, la natura tornerà ad avere il suo ruolo di protagonista.

 

Il Pdl incalza: «Zedda convochi il comitato di sorveglianza»
Sul colle è caos parcheggi

Nel giorno in cui il parco apre i battenti, gli abitanti di via Falzarego affrontano il lato negativo dell'essere (almeno per un giorno) l'ombelico del mondo: divieto di sosta lungo tutta la strada, cartelli identici anche in un tratto di via Vittorio Veneto. «Non sappiamo dove parcheggiare l'auto», spiega Sergio Cusino, che vive proprio in via Falzarego.
Per la ventesima Giornata del Fai verrà organizzata una manifestazione che prevede di «impegnare la sede stradale per cui non è possibile consentire il transito e la sosta dei veicoli», come è scritto nell'ordinanza del Servizio urbanizzazioni e mobilità, che ieri mattina ha fatto scattare i divieti. «In questa zona la sosta è già un grosso problema, i divieti di questi giorni non hanno fatto altro che aggravare la situazione. E si tratta solo di un'apertura temporanea: chissà cosa succederà quando il parco sarà inaugurato definitivamente».
IN CONSIGLIO Ma Tuvixeddu fa discutere anche in Consiglio comunale dove il Pdl, guidato dal capogruppo Giuseppe Farris, prova a stuzzicare la maggioranza con un ordine del giorno nel quale chiede che la delibera di gennaio, in cui stabiliva le linee di indirizzo per gli interventi sul colle, venga portata in Consiglio essendo «largamente trascorso il termine di 45 giorni» dalla ricezione del documento da parte della commissione competente. I pidiellini (l'ordine del giorno è firmato anche da Porcelli, Schirru, Tocco e Piras) sostengono che l'esito della votazione, su una delibera che ha creato più di una discussione interna al centrosinistra, sia tutt'altro che scontata. Ma il gruppo se la prende anche con la scelta di ritirarsi dal giudizio di fronte al Tar legato all'annullamento del vincolo di archeologia industriale che tutela una parte di Tuvixeddu: «Oltre che illegittimo è, altresì, oggettivamente dannoso per la città, giacché troverebbe applicazione anche oltre l'Accordo di Programma». ( m.r. )