Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Maxi-fuga di gas, allarme in città

Fonte: L'Unione Sarda
26 marzo 2012

La nube ha spaventato gli abitanti di Poetto, Sant'Elia, Quartiere del Sole e San Benedetto

Decine di segnalazioni al centralino vigili del fuoco: è mistero sull'origine
L'odore, fortissimo, si è sentito in quasi tutta la città: dal Poetto a Sant'Elia, passando per il Quartiere del Sole e addirittura San Benedetto. Gas, qualche solvente o materiali tossici bruciati? I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte tra sabato e domenica per cercare di risalire all'origine della nube che ha avvolto la città intorno all'una. Le squadre sono tornate nella stazione di viale Marconi solo dopo l'alba e le ipotesi fatte dagli esperti sono diverse: l'odore sentito da centinaia di persone potrebbe essere legato a una maxi-fuga di gas, o forse a un incendio alimentato da solventi o vernici, che ha reso l'aria irrespirabile in diverse zone.
Al centralino dei vigili del fuoco sono arrivate decine di telefonate da parte degli abitanti del Quartiere del Sole e del Poetto. Ma la nube sarebbe arrivata fino a San Benedetto, spinta da un leggero vento. Le squadre impegnate però non sono riuscite a risalire all'origine dell'odore nauseabondo.
È escluso che a causare l'allarme sia stata una fuga simile a quella registrata a ottobre nella zona di via Pisano. Una delle centraline piazzate sulla strada aveva costretto i vigili urbani a chiudere per un'ora una corsia della strada, a Pirri, in modo da consentire l'intervento dei tecnici.
In quell'occasione oltre ai pompieri vennero avvisati anche i responsabili della IsGas, la concessionaria che gestisce per conto del Comune la produzione e la distribuzione del gas in città.
Scartata anche l'ipotesi del campo nomadi: non si tratterebbe del risultato dei roghi quotidiani accesi dai rom per ricavare il rame dai fili elettrici e da altri rifiuti. Il fumo, inconfondibile, solitamente non supera il quartiere di Mulinu Becciu e la zona di viale Monastir. Ma gli interventi dei vigili del fuoco nell'area sulla statale 554 sono all'ordine del giorno. Ad appiccarli sono gli stessi rom che abitano nelle vicine roulotte, che si disfano così della grande quantità di rottami che accumulano ogni giorno per ricavare del rame. Montagne di spazzatura fatte perlopiù di vecchi elettrodomestici, composti da materiali plastici e ferrosi, che hanno ormai inquinato pesantemente il terreno abitato dai nomadi.