Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Il Cagliari paghi i debiti e vada a San Lorenzo»

Fonte: Sardegna Quotidiano
14 marzo 2012

 Proposta Pd

 

DUE STADI Per il segretario cittadino bisogna recuperare il Sant’Elia e far costruire un altro impianto alla società

l Pd cittadino cerca di dare un’ac - celerata sulla questione stadio. Secondo il segretario cittadino Yuri Marcialis il Comune dovrebbe percorrere «ogni strada possibile per favorire e agevolare l’individuazione e la cessione di un’area, libera, per la costruzione di un nuovo e moderno stadio del Cagliari». L’area che suggerisce è la solita: quella di Su Stangioni-San Lorenzo. Si tratta di uno dei pochi spazi liberi del territorio comunale, dove negli anni è stato proposto qualunque tipo di intervento, ma ora è di nuovo tornata in primo piano la possibilità di sfruttare l’area per il nuovo stadio, proposta che mette d’accordo il Pd e i Riformatori. Marcialis approva il concorso di idee come strada per il recupero del Sant’Elia che deve diventare parte di una più ampia cittadella dello sport, con il Cagliari che va a giocare in un impianto nuovo e adatto alle sue esigenze. Ma prima di andare via dal Sant ’Elia Cellino dovrebbe pagare il conto. «Ogni accordo con la società, però, dovrà prevedere anche la definizione del contenzioso riguardante la cifra significativa di cui è debitrice nei confronti del Comune, a causa del mancato pagamento nel corso degli anni del canone per il suo utilizzo». Il segretario cittadino ripercorre le tappe della vicenda evidenziando che «l’unica ipotesi non percorribile è quella, prospettata dalla passata amministrazione, di demolire un bene pubblico per realizzarne uno privato, aprendo così la strada ad un intervento alla Corte dei Conti». Con il recupero del Sant’Elia e un impianto nuovo di zecca, aggiunge Marcialis «i cagliaritani avrebbero due strutture: uno stadio nuovo e moderno per la serie A e le altre iniziative che il Cagliari Calcio deciderà di ospitare e inoltre un’intera cittadella dello sport e degli eventi, aperta non solo a domeniche alterne ma tutti i giorni dell’anno».