Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tuvixeddu apre per il Fai

Fonte: La Nuova Sardegna
14 marzo 2012

Il 24 e il 25 marzo tanti i luoghi d’arte da visitare



CAGLIARI. Le cose forse più gustose, i luoghi altrimenti più segreti e inaccessibili, sono quelli in cui si entra solo se iscritti al Fai. E’ il caso di Villa Madama a Roma, cinquecentesco gioiello opera di Raffaello e Giulio Romano riservato di solito ai vertici internazionali, ma anche dell’ottocentesco carcere milanese di San Vittore di cui i più fortunati (pare che le prenotazioni siano già esaurite) potranno eccezionalmente visitare il braccio oggi dismesso. Poco male, comunque, visto che al Fondo Ambiente Italiano ci si può iscrivere con facilità, in molti casi, anche direttamente sul posto. Di certo le possibilità quest’anno sono tantissime e tutte più o meno interessanti e come al solito si possono consultare sul sito online del Fai.
Qui di seguito diamo una selezione delle 670 aperture previste per il fine settimana del 24 e 25 marzo in 256 località di tutta Italia. A Cagliari apre il sito archeologico di Tuvixeddu, di solito chiuso al pubblico, magnifica necropoli punica e romana, zona di cava fino agli anni Cinquanta e ancora oggi minacciata dal cemento. A Milano, Palazzo della Banca d’Italia: aperto al pubblico per la prima volta nella sua storia, contiene, oltre agli arredi originali dell’epoca, grandi opere d’arte, da i «Dioscuri» di Giò Pomodoro ad alcuni capolavori di Balla, Guttuso e Hayez. A Napoli, il Convento di clausura delle Trentatrè, fondato nel 1540 nel centro della città, chiamato così per il numero massimo delle monache che poteva ospitare in omaggio agli anni di Cristo; solo per gli iscritti Fai, l’ottocentesca Villa Rosebery, la splendida residenza napoletana del presidente della Repubblica, ritenuta uno dei principali esempi del neoclassicismo nel capoluogo partenopeo. A Venezia, la Chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti, vasto complesso assistenziale voluto dalla Repubblica Veneziana per risolvere la piaga dell’accattonaggio, costruito nel Seicento, che conserva opere del Veronese e di Tintoretto. A Orvieto si può entrare nella Torre del Maurizio e soprattutto nel meccanismo del famoso orologio con automa. A Roma, Villa Madama, realizzata dopo il 1517 per volere del cardinale Giulio de’ Medici, futuro Papa Clemente VII. Ci lavorarono artisti come Raffaello, Giulio Romano e Antonio da Sangallo il giovane, anche se il programma architettonico raffaellesco non fu terminato a causa della morte dell’artista e delle vicende politiche della città.