L'8 Marzo in carcere
 

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Anche per le 23 detenute del carcere di Buoncammino ieri era festa. Una giornata diversa dalle altre perché vissuta da protagoniste grazie all'iniziativa "Un sorriso oltre le sbarre". Promossa dall'associazione “Socialismo diritti riforme” e dalla Fidapa, ha offerto loro la possibilità di ricevere visite insolite. Il pensiero del presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, è volato subito a Rossella Urru: «Rivolgiamo un pensiero a una persona privata della libertà per aver scelto di dedicare il suo impegno a chi ne ha bisogno. Non c'è luogo più simbolico per chiedere la sua liberazione».
Con lei hanno varcato i cancelli Susanna Orrù, assessore comunale ai Servizi sociali, Rita Corda, rappresentante della Provincia, Maria Grazia Caligaris e Paola Melis, responsabili dell'associazione Socialismo e della Fidapa, accompagnate dalle agenti della Polizia penitenziaria. Un paio d'ore nelle quali ogni detenuta, a cui è stato donato un kit con prodotti per la cura personale, ha ripercorso la propria storia e ricordato la famiglia e i figli lasciati fuori dalle sbarre. Una giornata pensata «per sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi della detenzione nell'Isola e soprattutto di quella femminile, particolarmente drammatica», sottolinea Caligaris. Per il direttore del carcere, Gianfranco Pala, «a Buoncammino le detenute sono in numero adeguato agli spazi disponibili».
Sara Marci