Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

OTTO MARZO Donne in azione tra note e impegno

Fonte: Sardegna Quotidiano
8 marzo 2012

 

Musica, non mimose. E nemmeno striptease di giovani palestrati, grottesco rovesciamento delle più inconfessabili debolezze e fantasie maschili. L'otto marzo secondo il gruppo cagliaritano di ActionAid è una riflessione seria sulla condizione della donna nella società contemporanea. Con una particolare attenzione a quei luoghi del mondo dove i diritti e talvolta persino la vita stessa sono più minacciati che altrove. Come in Afghanistan: teatro di abusi e umiliazioni considerati retaggi tradizionali e per questo coperti dalle autorità.

Così il concerto in programma stasera, alle 21, all'Auditorium del conservatorio di Cagliari, costituirà l'occasione per raccogliere fondi e finanziare un progetto in grado, se non di cancellare, almeno di ridurre gli episodi di violenza fisica e psicologica sulle donne afghane: l'87% di loro l'ha subita almeno una volta nella vita. Sul palco un gruppo di artisti, in maggioranza di sesso femminile, presentati dalla giornalista Paola Pilia, direttrice di Radio Press, che anche quest'anno patrocina l'iniziativa e contribuisce alla sua organizzazione (la direzione artistica dello spettacolo è curata dal programmista dell'emittente Stefano Fratta): sotto il nome di “Singing Women in Action” si esibiranno Andhira (gruppo formato da Elena Nulchis, Egidiana Carta, Cristina Lanzi, Luca Nulchis, Alessandro Garau e Giancarlo Murranca), Rossella Faa, Anna Lisa Mameli, Laura Mura, Francesca Corrias, Rita Sannia, le allieve del corso di canto jazz del conservatorio cagliaritano dirette da Francesca Corrias.

«Lo schema dell'evento musicale – spiega una delle organizzatrici, Cinzia Murgia – mira da sempre a una scelta di qualità nel panorama musicale locale. L’idea che siano le donne, scelte tra le protagoniste della nostra scena artistica, a dare simbolicamente voce alle donne che non ce l'hanno, ha un forte impatto emotivo ».

In Afghanistan ora le donne hanno la voce di Mobina, giornalista che dirige Rabia Balkhi, una delle prime radio indipendenti sorte dopo la caduta del regime talebano. Mobina parlerà al pubblico dell'Auditorium attraverso un video di tre minuti che sarà proiettato prima del concerto e idealmente condurrà la serata in tandem con la collega Paola Pilia. Radio Rabia Balkhi è seguita nella regione nordorientale dell'Afghanistan da oltre 300mila ascoltatori ogni settimana. Da quella stazione quasi clandestina e guidata da volontari viene diffusa “Mani Aperte”, una trasmissione che in 40 minuti racconta storie di donne umiliate e offese nel nome di regole considerate eterne e prossime alla forma cadenzata di un rituale. Storie di giovani ragazze come Adina: orfana di padre, a 18 anni è già promessa da uno zio tutore a un uomo che non vuole sposare. Rifiutarsi significa essere aggredita e sfregiata con l'acido: una pratica comune che non desta riprovazione. La madre, a sua volta sottomessa e costretta all'ubbidienza, non può difenderla. Adina fugge. Scappa dallo zio che per anni sessualmente ha abusato di lei, chiede aiuto a Radio Rabia Balkhi, in costante filo diretto con ActionAid, organizzazione non governativa da tempo impegnata a sostenere iniziative umanitarie nel sud del mondo. Adina è stata poi imitata da Hamida, Farida, Sharifa, Jamila.

Donne che prima di lottare per rivendicare i propri diritti non potevano nemmeno lavorare: in Afghanistan per fare qualsiasi cosa bisogna essere accompagnate da un uomo; che sia padre, fratello, figlio o marito. In un Paese dove povertà e arretratezza fanno rima con analfabetismo e bassa scolarizzazione la salvezza viaggia in modulazione di frequenza: Mobina, diventata consulente paralegale, alla radio spiega le leggi cercando di rendere comprensibili i bizantinismi della giurisprudenza, servendosi di esempi tratti dalla vita vissuta. Con il costo del biglietto (12 euro) e le donazioni libere raccolte durante la serata, si potranno finanziare nuovi corsi di consulenza paralegale, creare gruppi di auto-aiuto, mentre con la mediazione di ActionAid è in corso un'azione di pressing sul parlamento afghano da parte di deputati e senatori italiani sensibili ai temi dell'emancipazione femminile. Per informazioni e prenotazioni: 070/497042. Bruno Ghiglieri