Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Municipio La rivolta dei sindaci contro l’Imu sui terreni

Fonte: Sardegna Quotidiano
8 marzo 2012

 

No all’aumento di tassazione per le imprese agricole e i loro fabbricati. Una voce dell’Imu prevede infatti aliquote più alte su terreni e magazzini delle migliaia di agricoltori e allevatori sardi. Una realtà lavorativa, questa, già in crisi da tanto tempo: l’aumento di pagamento Imu potrebbe rappresentare per molti il colpo di grazia. È quanto è emerso ieri mattina nell’aula consiliare del Comune, durante l’incontro tra Anci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura e i sindaci sardi. È stato approvato all’unanimità un documento da inviare alla presidente del consiglio regionale, Claudia Lombardo. La proposta vede da una parte i sindaci applicare l’aliquota minima Imu a agricoltori e allevatori, riducendo gli incassi comunali. In cambio, la Regione deve garantire forme di sostegno e promozione delle economie rurali. «Un fatto simile è già accaduto nella Regione Veneto, spero che anche qui la Regione faccia suo questo documento», spiega Cristiano Erriu, presidente regionale Anci, «il mondo agricolo e pastorale sardo ha la vicinanza dei comuni, in questo momento di crisi. Il nuovo tributo rischia di avere un impatto devastante per un settore produttivo che boccheggia da tanto tempo». Tra i tanti sindaci presenti, Pierfrancesco Garau, primo cittadino di Arborea. «Il 95% del pil del mio paese viene dall’agricol tura, già colpita dall’aumento dei costi di acqua e gasolio a uso agricolo. Abbiamo 280 imprese agricole, anche con l’aliquota più bassa, lo Stato prenderebbe il 50%. È una situazione mortale », conclude. Romeo Frediano, sindaco di Tempio, afferma: «Nel mio territorio è una continua emergenza, è bene che oggi sia emersa una nostra linea unitaria, anche se temo», osserva sconsolato, «che la Regione non considererà questo nostro documento e resterà solo un pezzo di carta». Paolo Rapeanu