Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Procura Inchiesta sui roghi al campo rom

Fonte: Sardegna Quotidiano
8 marzo 2012

 

STATALE 554 Indagati alcuni imprenditori che si sarebbero sbarazzati di rifiuti speciali per non smaltirli legalmente

Che i roghi nel campo nomadi della 554 non vengono appiccati per riscaldarsi lo sanno tutti. E non si tratta neanche di piromani che amano giocare col fuoco. Dietro i ripetuti roghi che infestano l’aria di Mulinu Becciu c’è un traffico illecito di rifiuti speciali da smaltire. Perché i computer, i monitor e i frigoriferi che vengono bruciati nell’area della 554 non sono i rifiuti prodotti all’interno del campo dai Rom, ma materiali ceduti da imprenditori che non vogliono rispettare la corretta trafila per lo smaltimento. Si scarica tutto al campo dove i rom possono recuperare il rame e i materiali che servono e bruciare tutto il resto. In realtà, per smaltire i rifiuti speciali ci sarebbe da seguire una procedura precisa, con costi e obblighi stabiliti dalla legge. E la Direzione distrettuale antimafia sta indagando sui traffici degli imprenditori che scelgono di risparmiare affidandosi ai Rom. Che prendono e bruciano tutto senza mettersi scrupoli, né per i bambini del campo né per il quartiere vicino. «Finalmente, dopo tanti esposti e denunce, c’è un’inchiesta che farà luce sul fenomeno dei roghi al campo - esulta Stefano Deliperi del Gruppo d’intervento giuridico - abbiamo anche incontrato il procuratore della Repubblica e il sindaco e devo dire che Magistratura e amministrazione comunale negli ultimi mesi si sono date da fare e vediamo i primi frutti». L’inchiesta è stata aperta dopo le indagini congiunte della polizia municipale di Cagliari e del Corpo forestale. Che hanno tenuto sotto controllo il traffico di rifiuti e l’anno scorso anno concentrato la loro attenzione su determinati episodi che hanno seguito passo dopo passo, per poi girare le carte all’auto - rità giudiziaria e il sostituto procuratore Giancarlo ha aperto l’inchiesta. nel registro degli indagati sono finiti alcuni imprenditori a cui è stato possibile risalire anche dai materiali lasciati al campo per essere “smaltiti”. «Più volte ho ribadito che, al di là delle polemiche sui Rom e sull’inte - grazione, ci sono connivenze con la parte meno nesta della città - commenta l’assessore comunale alle Politiche sociali Susanna Orrù - se bruciano certi materiali è perché ci sono persone che con pochi euro si affidano a loro per farli sparire, e non sono di certo Rom. Come non lo sono quelli che comprano i prodotti lavorati. Stiamo lavorando per l’inclusione sociale e trovare forme alternative e meno ghettizzanti rispetto al campo, ma da punto di vista del mercato sono ben integrati con certi ambienti della città». All’interno del campo che si affaccia sulla 554 vicino alla Motorizzazione, dieci giorni fa la polizia ha sequestrato numeroso materiale elettrico, tra cavi e attrezzature, per un valore di ottomila euro . M.Z.