Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La notte di Sweet Baby James Lunedì al Lirico c'è Taylor

Fonte: L'Unione Sarda
7 marzo 2012

Sardegna Concerti, tutto esaurito a Cagliari per la tappa sarda della tournée

Con il cantautore il trio Hohnson, Babko & Gadd
Dopo gli annunci e i rinvii della passata stagione, questa volta ci siamo: James Taylor sbarca lunedì alle 21 al Teatro Lirico di Cagliari per quello che in Sardegna si preannuncia un evento: il cantautore americano non si è mai esibito nella nostra terra. Sul palco della sala da concerto di via Sant'Alenixedda, l'autore di successi planetari come “Sweet Baby James”, “Mexico”, “How sweet it is” sarà affiancato da una band di livello che schiera Jimmy Johnson al basso, Jeff Babko al pianoforte e il mago della batteria Steve Gadd. Allestito da Sardegna Concerti, l'appuntamento è tutto esaurito.
Nel corso di una lunga carriera segnata da trionfi e periodi bui, il 64enne songwriter di Belmont ha conquistato quaranta dischi d'oro e cinque Grammy Award: miglior voce maschile nel '71, nel '77 e nel 2001, miglior album pop strumentale nel '98 con “Hourglass”, miglior duetto vocale country nel 2003 proposto con Alison Krauss. Lo scorso anno, la prestigiosa rivista Rolling Stones, lo ha inserito tra i migliori cento artisti di tutti i tempi. Malgrado un passato turbolento segnato da droga e depressione, il suo modo di cantare è rimasto lieve e carezzevole come quello di un tempo, così come non è mai cambiato il suo stile chitarristico, ricco di influenze tradizionali, super imitato da un'intera generazione di cantautori. Venti album registrati in studio, sei live, tre raccolte, Taylor sta lavorando a un nuovo cd di inediti che dovrebbe essere pronto in autunno. Nel frattempo, tra qualche giorno i fan potranno ascoltare dalla sua voce candida, i pezzi della produzione più recente e quelli di consolidata fama come “Fire and rain”, “Country road”, “Walking man”, “Something in the way she moves”, “Don't let me be lonely tonight”, “Carolina”, “You 've got a friend”, scritta da Carole King di cui fu partner musicale e nella vita.
Affacciatosi sulla scena alla fine degli anni Sessanta, il cantautore incise a Londra il suo primo e omonimo album, registrato per la mitica Apple Music, casa discografica dei Beatles. Un disco al quale presero parte anche Paul McCartney e George Harrison: il titolo di una canzone contenuta in quell'album, “Something in the way she moves”, ispirò la famosa “Something” del chitarrista dei Fab Four. L'album non ebbe il successo sperato, anche se le cose cambiarono ben presto: conquistò nel '70 il grande pubblico grazie a “Sweet Baby James” (Time gli dedicò la copertina), vincendo l'anno dopo il primo Grammy della carriera con la canzone di King. Dopo i fasti degli anni Settanta e le sconfitte del decennio successivo, la vena creativa di Taylor riprende quota nei Novanta, dove anima e cuore si fondono in un nuovo afflato.
Carlo Argiolas