Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cambia la tassa, riecco i diportisti

Fonte: La Nuova Sardegna
5 marzo 2012



L’emendamento alla legge dà impulso ai progetti su cantieri e crociere



Massidda: «I dati del Censis dicono che le attività nautiche hanno grande indotto Abbiamo già richieste per i cantieri navali»

CAGLIARI. L’emendamento della parlamentare Simona Vicari salverà il turismo nautico, non soltanto a Cagliari. Lo afferma Piergiorgio Massidda presidente dell’autorità portuale a poche ore dalla trasformazione della tassa sullo stazionamento in tassa sulla proprietà.
Massidda spiega che questa correzione in poche ore ha già rimesso in circolazione proposte e opportunità per il porto di Cagliari che nella cartina geografica risulta essere la tappa successiva alle Baleari per il diportista deciso a lasciare le isole spagnole in favore di attracchi meno affollati «e non solo alle Baleari» rincara Massidda col fascicolo dei progetti sotto il braccio pronti per l’esame del comitato portuale, mercoledì prossimo. «Sappiamo tutti che cosa ci stavamo giocando - continua -. Con la tassa di stazionamento si sarebbe dovuto pagare per la presenza nel porto e anche soltanto in rada, in questo modo si paga invece per la proprietà di una barca. Nel primo caso buona parte dei diportisti avrebbe scelto di lasciare i porti italiani dove si sarebbe dovuta pagare anche la mera presenza (in proporzione alla dimensione della barca ecc.) per scegliere scali stranieri che certo nel Mediterraneo non mancano e che non impongono tasse di presenza. Nel secondo caso, tassando la proprietà, chiunque si compri una barca paga, anche se la tiene in un porto lontanissimo dall’Italia». L’effetto immediato è che sono già cominciate le telefonate con le manifestazioni di interesse per la gestione dei cantieri navali progettati nel porto industriale. In poche parole c’è chi sta chiedendo la concessione dello spazio in attesa che vengano allestite le strutture: «Come chi compra la casa sulla carta», esemplifica Massidda. «Una grossa società che costruisce imbarcazioni - concede il presidente dell’authority - si è fatta avanti di nuovo dopo che la notizia dell’emendamento accolto all’unanimità ha fatto il giro. Per noi queste dichiarazioni sono importanti, i dati Censis ci dicono che per ogni 100 persone direttamente impegnate nella nautica servono altri 181 operatori nelle attività collaterali e che per ogni 100 euro investiti nella nautica se ne generano altri 246 nelle attività indirette. Cagliari è considerato un porto interessante perché ha molti spazi ed è lungo le rotte principali del Mediterraneo. Noi intendiamo coltivare questo interesse. I cantieri previsti sono 15, con la tassazione favorevole abbiamo finalmente la certezza di non ritrovarci con le cattedrali nel deserto».
E’ cominciato in queste settimane il trasloco delle merci rinfuse nel porto canale dove una nuova banchina di 500 metri è prossima all’inaugurazione. Portando via il traffico delle merci sfuse si libera il molo Rinascita ormai attracco naturale per le navi crociera. Mercoledì Massidda porterà in comitato portuale il progetto per la stazione marittima dedicata ai crocieristi proprio sul Rinascita.
Infine, si parla dei pescatori: l’autorità portuale ha chiesto al Comune un incontro per discutere della soluzione più utile alle attività dei pescherecci. In progetto c’è la darsena sotto il vecchio ponte della Scafa e vicino al mercato Ittico da destinare ai pescherecci, il Comune ha in progetto la costruzione di 120 posti pescherecci a Sant’Elia. Quest’ultimo sarebbe per le barche più piccole, la darsena della Scafa per i pezzi più grandi. Massidda chiede: ma non sarebbe meglio metterli assieme e offrire servizi di qualità a tutti? Si attende risposta. (a.s)