Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quella paura di ritrovarsi senza una casa

Fonte: L'Unione Sarda
5 marzo 2012

Gli ultimi episodi
 

La disoccupazione, la disperazione, l'impossibilità di garantire alla propria famiglia una vita dignitosa, sopportando forti spese a cominciare dall'affitto. La molla che fa scattare la “macchina” delle occupazioni di case e, in questo caso, di interi palazzi, è caricata dallo stato di disagio sociale ed economico di una fascia di popolazione che si allarga.
Allo stesso tempo va anche sottolineato il disagio vissuto da chi risiede, di diritto, in una casa popolare, che gli è stata regolarmente assegnata dall'amministrazione, e ogni giorno ha il terrore di vedersi la casa occupata da una famiglia per chissà quanti giorni.
Risalgono al 7 febbraio gli sgomberi in due case-parcheggio di via Piero della Francesca, occupate da due gemelle, entrambe entrate nelle abitazioni con i figli. «Non ho nessuna alternativa», aveva dichiarato una di loro. Ma in una di quelle case ci abitava una donna che aveva abbandonato la sua dimora qualche minuto per andare a fare la spesa, e non avendo altri posti dove andare è stata costretta a dormire in macchina per una settimana.
Qualche giorno prima, in via Antonio Sanna, una ragazza-madre, appena venuta a sapere della morte di un anziano che abitava in una casa popolare, ha cercato di occupare la struttura, ma è stata fermata dagli agenti della Polizia municipale che già erano sul posto proprio per evitare che si verificassero situazioni di questo genere. Insomma, da una parte ci sono famiglie con bambini o ragazze-madri sull'orlo della disperazione che non vogliono far dormire i loro figli in strada, e dall'altra chi ha ottenuto, rispettando le regole, un'abitazione e non può più uscire di casa perché consapevole del fatto che qualcuno potrebbe occuparla da un momento all'altro.
Molte di queste persone disperate protestano per il fatto che ci sono tanti edifici pubblici abbandonati in città, con appartamenti che potrebbero essere destinati proprio a chi ne ha bisogno. (p.c.c.)