Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rione dei crolli, oggi l'incontro in assessorato

Fonte: L'Unione Sarda
2 marzo 2012

PIAZZA D'ARMI. Il vertice


L'assessore comunale al Traffico, Mauro Coni, incontrerà questa mattina una delegazione di residenti del Comitato spontaneo di piazza d'Armi, sorto all'indomani dei ripetuti cedimenti della pavimentazione stradale che nel 2008 provocarono seri danni agli edifici. L'appuntamento è fissato per mezzogiorno in punto, nella sede dell'Assessorato, in via Sonnino, dove si terrà un vertice tecnico sul rischio idrogeologico nel “rione dei crolli” che si estende fino a via Pastrengo con epicentro in via Castelfidardo (dove due famiglie furono sgomberate dalle rispettive abitazioni) e in via Peschiera (dove una gigantesca voragine ingoiò un'automobile in sosta nel cuore della notte).
IL VERTICE Affiancato dai tecnici dei vari settori comunali competenti, l'assessore al Traffico, Mauro Coni, stilerà un bilancio dell'attività di indagine del sottosuolo svolta finora nel rione e presenterà finalmente i risultati dei test compiuti sulle voragini in un'area della città considerata, di fatto, “una grande gruviera”. Un quartiere dove tante palazzine sarebbero sorte sopra una vecchia cava, i cui buchi sono stati tappati con “terra di riporto” che periodicamente si sposta (provocando i cedimenti in superficie) in seguito al dilavamento provocato dallo scorrimento nel sottosuolo di acqua piovana o proveniente da perdite di rete.
I CITTADINI Il Comitato, fondato e presieduto da Patrizia Tramaloni, ha più volte fatto sapere di aver apprezzato la volontà e l'impegno del Comune, ma attende ancora che dalle parole si passi ai fatti. I problemi vanno risolti, insomma. Non bastano le indagini geognostiche. Per questo da Coni si attende il crono-programma degli interventi di messa in sicurezza. Lavori che i residenti attendono ormai da quattro anni. Una volta individuati i vuoti sotterranei (il più grande sta sotto piazza d'Armi) bisognerà provvedere a consolidare il sottosuolo in modo da garantire la sicurezza. Per sondare le voragini di via Peschiera si è fatto ricorso anche al metodo della topografia sismica (trivellazioni e piccole esplosioni controllate). I residenti non ne possono più di vivere nell'incertezza e nella paura che le loro case possano sprofondare sotto terra. Pretendono risposte concrete.
Paolo Loche