Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lo stop al parcheggio finisce in tribunale: chiesto il risarcimento

Fonte: L'Unione Sarda
2 marzo 2012

VIA ROMA. L'atto di citazione

Diecimila euro per ogni giorno di ritardo dell'apertura del cantiere: è quanto chiedono la cooperativa Ciro Menotti e la World Trade srl per lo stop alla realizzazione del parcheggio sotterraneo in via Roma. I legali delle società hanno depositato l'atto di citazione contro il Municipio, primo passo di una richiesta di risarcimento di danni che si preannuncia milionario. Gli avvocati Giovanni Contu, Renato Chiesa e Matilde Mura hanno notificato al sindaco il documento, nel quale viene fatto notare che «il Comune non ha ancora provveduto alla consegna dei lavori, il che ha comportato per l'associazione temporanea di imprese un ingentissimo pregiudizio derivante, tra l'altro, dalla inutilizzabilità di mezzi, personale, maestranze e capitali, da tempo approntati per la realizzazione dei lavori in questione».
Il blocco del progetto del parcheggio è stato uno dei primi atti di un certo peso della giunta guidata da Massimo Zedda. Secondo l'esecutivo la struttura sotterranea sarebbe stata incompatibile con il passaggio della linea della metropolitana leggera, previsto in quel punto; i costi finali del cantiere potrebbero lievitare ben oltre i sette milioni di euro previsti; sarebbe troppo alto il rischio di un ritrovamento di reperti archeologici, dettaglio che rischierebbe di fermare i lavori a lungo.
Ecco perché, nonostante il 5 maggio del 2011 la giunta Floris approvò il progetto esecutivo confezionato dalla Ciro Menotti e dalla World Trade, il Comune non ha mai consegnato il cantiere all'associazione temporanea di imprese.
Per ora i danni, almeno quelli legati al mancato inizio dei lavori, si aggirano intorno ai trecento mila euro. Ma nella prima udienza del 14 giugno 2012, si chiederà al tribunale di condannare il Comune alla «consegna dei lavori», e a risarcire e rimborsare «la medesima Ati tutti gli oneri conseguenti al tempo trascorso, tra la data prevista per la consegna dei lavori e la data della effettiva consegna considerando, tra l'altro l'aumento dei prezzi da quantificarsi in misura pari al 10 per cento dei prezzi contrattualmente previsti».
Ora si aspetta la risposta dell'avvocatura del Municipio, che avrà tempo per costituirsi in giudizio entro la fine di maggio. ( m.r. )