Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un giovane politico dai modi unici

Fonte: L'Unione Sarda
1 marzo 2012

Il ricordo dell'ex sindaco

Emilio Floris
Tutti quanti dicono che Paolo era un giovane, almeno per la media espressa dalla politica. Ma per la sua formazione e per la scuola che ha seguito, era nel pieno della maturità. Lui associava questa passione forte, fortissima, all'entusiasmo e alla competenza. Aveva senza dubbio una grande onestà intellettuale. Una qualità che a volte gli ha causato diversi scontri. Ma le discussioni, per quanto potessero essere aspre e ruvide erano sempre caratterizzate da un'altra peculiarità del suo modo d'essere. La sua educazione. Paolo era sempre civile nei modi e pronto anche a fare dei passi indietro quando il dialogo lo richiedeva. Oppure passi in avanti, se intravedeva lo spiraglio giusto.
Quando l'ho scelto per ricoprire un ruolo importante nella giunta era ancora un giovane, ma si era già fatto notare per la capacità di dialogo, oltre che per essere un portatore di idee nuove come pochi.
Nel mio secondo quinquennio di governo della città ho cercato qualcuno che potesse avere anche la giusta esperienza per gestire situazioni complesse e multiformi: Paolo era la persona ideale perché metteva insieme tutte le qualità necessarie, difficili da trovare nella politica d'oggi. Poi è da ricordare la sua estrema professionalità: se non era preparato, non interveniva. In Consiglio, come nelle riunioni private. Era molto difficile trovarlo non a piena conoscenza degli argomenti di cui si parlava. E non solo di quelli del proprio assessorato: spesso la sua preparazione riguardava anche altri ambiti della giunta, perché era fatto così: la sua conoscenza doveva essere completa.
Era molto attento alle esigenze e ai bisogni della società civile, ai giovani, perché era uno che coi giovani stava a stretto contatto e ne interpretava le istanze. A trentotto anni era una forza viva della nostra società: la sua perdita è un vuoto che nessuno potrà colmare.