Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Striscioni sulle facciate di tutti i municipi»

Fonte: L'Unione Sarda
1 marzo 2012

Appello per l'8 marzo

Milano l'ha già fatto. Torino pure, Bologna, Cagliari, Manfredonia e Reggio Calabria hanno provveduto. L'appello, però, riguarda tutti i comuni italiani e parte da diversi mittenti: entro l'8 marzo uno striscione per chiedere la liberazione di Rossella Urru dovrà pendere sulle facciate dei municipi.
Il tam tam viaggia, neanche a dirlo, sui social network, ma il sito progettieducativi.com (sede a Treviso) invita i cittadini ad agire facendo richiesta ai propri amministratori comunali e poi a pubblicare le foto nella loro pagina web. Si può già vedere il manifesto affisso a Palazzo d'Accursio (Bologna), a Milano (Palazzo Marino, in attesa che un altro striscione venga appeso sul Pirellone), nei palazzi civici di Torino, Cagliari e Manfredonia.
Ancora una volta Internet dà una sterzata e si tira dietro anche i media: le radio raccolgono i post lasciati su Facebook e Twitter, le tv seguono gli appelli degli showman e mandano in onda lo spot "Liberate Rossella" (RaiNews).
Gr. Pi.

 

Il Bloggin Day per Rossella: si mobilita il popolo di Twitter e Facebook
Da Roberto Saviano a Jovanotti,
un coro si unisce a Geppi e Fiorello
Volti noti (Jovanotti, Fiorella Mannoia) e perfetti sconosciuti, tutti uniti in Rete nel Bloggin Day per Rossella Urru. Alcuni sotto lo stesso vessillo: una piccola foto e gli occhi sorridenti di Rossella fanno il giro del web in 24 ore.
Non più solo Geppi Cucciari e Fiorello a destare la stampa e gli opinionisti di turno dal solito torpore televisivo: ieri è toccato a una 44enne fiorentina dare la carica al popolo di Internet. Sabrina Ancarola «lavora, scrive, canta, paga le bollette regolarmente e stende i panni in modo da non doverli stirare», come spiega dal suo diario online e qualche giorno fa ha cominciato a chiamare a raccolta i blogger più attivi. Risultato: una lista di circa 450 commentatori ha ieri preso la parola per chiedere la liberazione della cooperante di Samugheo, qualcuno ha messo la foto nel profilo anche senza aderire all'elenco. Altri hanno ricostruito la vicenda che va avanti dallo scorso ottobre, come TagSardegna.it.
Ci sono politici, scrittori, personaggi dello spettacolo e tanta gente comune. Da “Patapata” a “Una mamma per due”, da “Angela Anzeledda Loi” ad Angelo Morittu, Daniele Trombetti e Claudia Zuncheddu, da Stefania Boleso (che ha aderito per prima alla mobilitazione) alla redazione del Tg3Web, che ha pubblicato nella home page uno speciale.
Un semplice gesto, un post dedicato a Rossella da rilanciare su Facebook e soprattutto su Twitter attraverso l'hashtag #freerossella o #freeRossellaUrru . Roberto Saviano digita anche i nomi di Ainhoa Fernandez de Rincon e Enric Gonyalons. Il Popolo Viola ironizza amaramente sui Trend Topics, gli argomenti di punta del social network: «Avere Sara Tommasi nei TT e non Rossella Urru è abbastanza deprimente», Fiorello insiste e alle 8 del mattino ritwitta il cancelletto che fa da link alla mobilitazione, si unisce Jovanotti per «questa nostra generosa concittadina e i suoi colleghi», e Fiorella Mannoia e Paola Turci, Nichi Vendola (liberatela, subito), Nicola Zingaretti, Massimo Donadi.
Ai più scettici la scrittrice sarda Michela Murgia spiega che «nessuno pensa che serva alle trattative, ma serve ai familiari perché si sentano meno soli. Non è poco». I messaggi su Twitter si moltiplicano e ogni giorno - è prevedibile - saranno sempre più.
Poi ci sono tutti quei cittadini che per sentirsi più vicini alla causa e scelgono di lasciare una lettera, un piccolo messaggio, una testimonianza sul sito creato dalla famiglia www.rossellaurru.it. «Un coro di solidarietà e di affetto che, dalla notte tra il 22 e il 23 ottobre, diventa sempre più accorato, sempre più grande e sincero». Firmato Fausto, Mauro, Graziano e Marisa Urru.
Grazia Pili