Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cacciati dal campo, si rivolgono al Tar

Fonte: L'Unione Sarda
21 aprile 2008

Contestata la revoca dell'autorizzazione alla sosta nel campo, decisa per “comportamenti reiterati di grave turbativa”.Il giorno dello sgombero davanti a polizia e carabinieri sono andati via senza fiatare. Poi hanno deciso di opporre resistenza, ma seguendo la via della legge, contestando in un'aula di tribunale la decisione del Comune di revocare loro l'autorizzazione alla sosta nel campo alle porte della città. Nella tarda mattinata di venerdì, rappresentati dall'avvocato Efisio Floris, un intero nucleo familiare di nomadi (compreso un minorenne) ha presentato un ricorso al Tar contro l'ordine impartito dal Comune. Contestano la revoca dell'autorizzazione alla sosta nel campo sulla statale 554, decisa per “comportamenti reiterati di grave turbativa della vita del campo, comprendenti danni alle persone”. L'allontanamento di 36 persone, compresi alcuni bambini, era stato deciso a fine marzo dopo l'aggressione a colpi di spranga contro due nomadi avvenuta in via Simeto, scintilla che aveva poi innescato una violenta rissa nel campo. Sei gli arrestati: i cinque della presunta spedizione punitiva (uno in manette anche per tentata violenza sessuale) e un minorenne riconducibile alla famiglia dell'assalito, accusato di tentato omicidio. Scintilla dei contrasti tra le due famiglie sarebbe un misterioso tesoro composto da chili e chili d'oro e denaro, sotterrato e poi misteriosamente sparito. «Il titolare dell'autorizzazione alla sosta revocata risulta essere incensurato - spiega l'avvocato Floris, una carriera lunga quasi mezzo secolo e da decenni impegnato con i Rom -. Oltre questo, è anche la principale vittima dell'aggressione compiuta di via Simeto: quando è stata firmata l'ordinanza era ancora in cura per le ferite riportate. A nostro avviso, quello del Comune è stato un atto privo della sufficiente e idonea giustificazione che costituisce un eccesso di potere e una violazione di legge». Impossibile prevedere come andrà a finire la battaglia giudiziaria intentata dalla famiglia rom: i precedenti sono pochi, anche a livello nazionale, mentre nelle prossime ore è attesa la costituzione del Comune che dovrà resistere al ricorso. L'istanza cautelare è stata presentata, mentre la seconda sezione del Tar ha già fissato per il 7 maggio l'udienza per la Camera di consiglio. Quel giorno, il collegio sarà presieduto dal giudice Rosanna Panunzio, affiancata dal consigliere Francesco Scanu e dal relatore Tito Aru. Se l'istanza cautelare venisse accolta, verrebbe congelata l'ordinanza di sgombero per i cinque componenti della famiglia nomade, che potrebbe così tornare nel campo sosta da cui sono stati allontanati.FRANCESCO PINNA 21/04/2008