Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ersu, abitare coi sofferenti mentali

Fonte: La Nuova Sardegna
1 marzo 2012

Otto universitari coinquilini di persone affette da disagio psichico



Già individuato un appartamento in via Sonnino

BETTINA CAMEDDA
CAGLIARI.Studenti e sofferenti mentali insieme verso l’autonomia.
È stato sottoscritto ieri il protocollo di intesa per la realizzazione del progetto “Abitare condiviso”.
Un’idea nata dalla collaborazione tra l’Ente regionale per il Diritto allo studio universitario, l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Cagliari e il Dipartimento di Salute mentale della Asl 8 che vede l’attivazione di gruppi di coabitazione tra sofferenti mentali e studenti universitari.
«Si tratta di un vero progetto di inclusione sociale dal duplice valore - spiega Susanna Orrù, assessore alle Politiche sociali del Comune di Cagliari - crediamo che la condivisione di un appartamento con degli studenti universitari consenta a persone con delle fragilità di ritornare a vivere in una condizione di normalità. Allo stesso tempo gli studenti potranno confrontarsi con situazioni diverse dalle loro. È di un progetto di sviluppo e di attenzione verso il futuro della nostra città».
Per la prima volta in Italia infatti il Comune, metterà a disposizione di otto studenti universitari, per dodici mesi, quattro alloggi a titolo gratuito in gruppi di coabitazione con un massimo di sedici pazienti. Gli studenti potranno inoltre usufruire di sei pasti gratuiti settimanali nelle mense dell’Ersu.
Al momento il Comune ha già individuato il primo appartamento di 150 metri quadrati in via Sonnino. «L’intento è costruire insieme un sistema che curi e dia delle risposte in grado di offrire un intervento preventivo e educativo che coinvolga tutti gli interessati - afferma Augusto Contu, direttore del Dipartimento di Salute mentale - è fondamentale che i nostri utenti con il sostegno dei familiari, si responsabilizzino sulla loro malattia e diventino protagonisti attivi rispetto alle cure».
In realtà “Abitare condiviso” rappresenta un’evoluzione del progetto “Abitare assistito” attuato nel 2010 dal Comune e dal Dipartimento di Salute mentale.
La novità è la collaborazione dell’ente universitario e degli studenti che dovranno essere disponibili alla convivenza con persone affette da sofferenza mentale. «È una sfida importante che consentirà all’ente di aprirsi al sociale - sottolinea Daniela Noli, presidente dell’Ersu - ma è anche un’occasione per dimostrare la sensibilità dei giovani».
Gli studenti potranno presentare la domanda di partecipazione alla selezione dal 5 al 20 marzo all’Ufficio protocollo dell’Ersu.
Il progetto verrà presentato il 21 marzo al teatro Nanni Loy nella Casa dello studente.