Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Carnevale Festa low cost promossa a metà

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 febbraio 2012

 

IN STRADA La mancanza dei carri allegorici non è stata gradita da molti cittadini e dai commercianti. Passano l’esame invece la sfilata delle maschere e gli appuntamenti dedicati ai più piccoli

Un carnevale al risparmio, ma solo dal punto di vista economico. Per le strade non ha sfilato nessun carro allegorico e Cancioffali era stato già bruciato in una piazza lontana dal centro della città. Il Comune ha destinato solo 10mila euro al martedì grasso, ma la scelta che non scoraggiato le centinaia di cagliaritani che hanno deciso di festeggiare in piazza tra musica e maschere. Alle 16 sono già più di 200 in piazza del Carmine, tra giocolieri che fanno roteare birilli e torce infuocate. Ci sono bambini e ragazzi mascherati, anche qualche adulto ha scelto di uscire di casa con addosso almeno una maschera. Un Carnevale piaciuto a metà: a qualcuno sono mancati i carri e il rogo finale, mentre altri hanno pensato a divertirsi con ciò che c’era a disposizione. «Era più bello con la sfilata dei carri, mi manca molto come il rogo di Cancioffali», spiega Sandra Biggio, in piazza insieme alla sua bambina di 10 anni, vestita da cane dalmata, «è ridicolo che il Comune abbia tagliato i fondi proprio per Carnevale ».

Accanto a lei Cristiana Murgia, un’altra mamma di una bambina in abito da fata turchina: «Spero che i soldi tolti all’evento di oggi vengano destinati a qualcosa di importante, i giochi che stanno facendo nella piazza sono per i più piccoli, mia figlia di 11 anni, si annoia». Il Carnevale a basso costo colpisce anche i venditori ambulanti. «Gli affari vanno maluccio, con la crisi non si spende. Il Comune avrebbe potuto mettere qualche euro in più, avremmo guadagnato anche noi», sentenzia Alessandro Ambus, proprietario di una bancarella di dolci. Poco dopo le 17 inizia la sfilata senza carri. Tutti a piedi tra le vie cittadine: via Manno, via Garibaldi, via Sonnino e via Roma. Un tappeto di coriandoli e stelle filanti è quanto rimane dopo il passaggio di circa 500 persone, quasi tutte in maschera. «Tutto sommato va bene, il periodo di crisi va capito, ma nonostante i tagli cistiamo tutti divertendo», afferma Giancarlo Rocca, dell’associazione Rione Marina, «il nostro gruppo è di 50 suonatori di tamburi e altre 50 persone tutte in maschera. Basta poco per essere felici, un po’ di allegria e spensieratezza almeno per un giorno, come sta accadendo oggi». Carnevale è anche la festa dei più piccoli.

Come per Giulia, 7 anni, vestita da principessa: «Ogni anno mi vesto sempre così, io sono una principessa e mio papà il principe azzurro», dice sicura di sé, tenendo la mano di suo padre. Luca ha invece 11 anni e ha scelto di vestirsi da angelo della morte. «È per una sfida con i miei compagni di classe a chi indossava il costume più originale, io ho vinto». Verso le 18.45 il fiume di gente festante raggiunge nuovamente piazza del Carmine, prima e ultima meta del carnevale cittadino. È tempo di dolci e musica dal vivo sopra un palco allestito per l’oc - casione. «È sempre bello partecipare al Carnevale, è un periodo dell’anno dove i problemi si dimenticano», sostiene Vincenzo Scano, 19enne vestito da clown “da domani torneremo a pensare ai problemi di tutti i giorni, anche senza carri e rogo finale». Paolo Rapeanu