Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’allarme Incendi, litigi e risse alta tensione al campo nomadi

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 febbraio 2012

 

L’EMERGENZA

Nel giro di pochi giorni vigili, polizia e carabinieri sono intervenuti più volte. E il Comune studia una soluzione: «Bisogna ripristinare la convivenza civile e rispettare le regole»

Incendi, risse, liti furibonde, interventi di polizia, carabinieri, vigili urbani e vigili del fuoco. La situazione al campo nomadi lungo la statale 554 è ormai esplosiva. La conferma arriva dagli episodi avvenuti nei giorni scorsi, l’ultimo in ordine di tempo solo lunedì sera. Intorno alle 19.30 i vigili del fuoco sono dovuti intervenire lungo la Statale 554 per domare un incendio.

GLI INTERVENTI In fiamme la “Opel Astra” intestata proprio a un nomade. Nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco il rogo ha ha completamente distrutto la vettura. L’origine dell’incendio non è stata accertata, anche se l’ipotesi più avvalorata è quella dolosa. Sul posto, insieme ai vigili sono intervenuti gli agenti della squadra volante che hanno avviato le indagini. Pochi giorni fa si era verificato un episodio molto simile: all’interno del campo nomadi era stato bruciato un furgone, poi in serata i carabinieri del Radiomobile erano dovuti intervenire per sedare una singolare lite tra due ospiti del campo: un uomo di 41 anni dopo aver discusso con un rivale, un 47enne, era salito a bordo della sua auto, travolgendo la baracca del rivale, ferendolo. Il 26 gennaio un’altra furibonda lite era stata sedata dagli agenti della squadra volante, coordinati dal dirigente Gianfranco Murgia, che durante l’intervento erano stati a loro volta affrontata dai nomadi. Una lunga lista di episodi quindi, un elenco a cui ogni giorno viene aggiunta una nuova “voce ”. Lo sanno bene sia le forze dell’ordine che il Comune, come confermato dallo stesso assessore alle Politiche sociali, Susanna Orrù: «Il disagio sociale all’interno del campo nomadi aumenta di giorno in giorno –ha sottolineato l’assessore - non più solo tra le due famiglie che da sempre occupano il campo, ma anche all’interno delle famiglie stesse. Le condizioni di vita in un campo nomadi in generale e in quel campo, in particolare, non sono umane. Rappresenta un vero e proprio disastro, un’emergen - za che stiamo cercando di risolvere » .

LE SOLUZIONI La situazione del campo nomadi, secondo quanto affermato dall’asses - sore è tenuta costantemente sotto controllo, l’obiettivo è quello di trovare una soluzione: «La questione non è facile –ha sottolineato l’asses - sore Orrù - stiamo ragionando su varie possibilità, sempre rispettando la dignità delle persone, anche per ripristinare delle regole che devono sussistere sempre. Stiamo analizzando più fronti cercando soluzioni differenti dal concetto di campo nomadi » .

NON UN CAMPO L’assessore non si lascia sfuggire nulla sulle possibili soluzioni attualmente valutate: «Voglio sottolineare che stiamo cercando di ripristinare un adeguato sistema di convivenza, non solo dal punto di vista dei rom, ma anche nel rispetto di chi abita vicino al campo – ha detto l’assesso - re Orrù - Proprio su questo aspetto le regole devo essere rispettate, le persone che abitano vicino al campo nomadi non possono essere vittime di uno stile di vita che non è adeguato alla comunità». Sul fronte dei controlli e della sicurezza l’assesso - re precisa: «La polizia municipale controllo ciclicamente il campo, ma la questione deve essere risolta. Si tratta di un problema di ordine pubblico che non può essere risolto solo dal Comune, ma dalla Prefettura dove il tavolo è già aperto». Manuel Scordo