Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«La Regione stanzi un milione per restituire il Poetto alla città»

Fonte: La Nuova Sardegna
22 febbraio 2012

La richiesta formulata dal consigliere del Pd, Marco Espa






ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Un milione di euro per un intervento sperimentale di recupero della spiaggia del Poetto. Marco Espa, consigliere regionale del Pd, ha presentato un emendamento alla Finanziaria per recuperare i fondi necessari.
A dieci anni dal ripascimento che ha cambiato la fisionamia della spiaggia dei centomila, Espa inoltra alla Regione la proposta che aveva presentato nel 2007 al Comune: un intervento sperimentale per testare nuove modalità per «ridare al Poetto lo splendore di un tempo, quando la sabbia era bianca e soffice e il mare sempre cristallino».
L’8 marzo 2002 segnò uno spartiacque: 370mila metri cubi di sabbia vennero «sparati» sulla battigia in una manciata di giorni. E la sabbia fu grigio scuro, «grigio topo» come dissero con rabbia i cagliaritani. Il ripascimento, che doveva curare le ferite inferte dall’uomo (che aveva rubato negli anni circa due milioni di metri cubi di sabbia alla natura), fu un fallimento.
E la ferita resta: il paesaggio del Poetto è cambiato e chi si sdraia non sente più la carezza di un tempo. «Sterminata, ferma ai giorni della creazione, bianca di sabbia e allucinante di sole» era la descrizione che del lungomare faceva lo studioso Francesco Alziator. Ora non è più così e neppure l’acqua del mare, in cui basta un po’ di movimento per creare l’effetto orzata, è quella sempre verde e trasparente di un tempo.
La fretta, più permessi troppo frettolosamente rilasciati dal ministero, hanno prodotto un ripascimento che ha fatto gridare allo scandalo.
Il Poetto era ed è una delle anime della città: un paesaggio amato che da un giorno all’altro i cagliaritani hanno visto diverso con sabbia scura e grossolana mista a limo (che il tempo non ha sbiancato, se non in minima parte).
Parte di Cagliari è stata ricostruita con la sabbia del Poetto e anche Quartu porta nei suoi palazzi l’apporto abbondante del lungomare.
Un ripascimento nuovo ma da fare dopo una attenta sperimentazione e con il coinvolgimento della popolazione.