Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tra rivendicazioni, impegni e qualche «gaffe»

Fonte: La Nuova Sardegna
21 febbraio 2012

Soddisfatti i leader regionali per la prima giornata degli incontri con il presidente della Repubblica





Il presidente ha parlato anche del riconoscimento dell’autonomia: «Filone da portare avanti»

CAGLIARI. Tra rivendicazioni, vertici, impegni, solidarietà e qualche «gaffe» la prima giornata politico-istituzionale di Giorgio Napolitano in Sardegna è stata molto intensa. E positiva. Come hanno commentato i massimi esponenti della Regione, secondo i quali i risultati del confronto con l’inquilino del Quirinale sono andati oltre ogni più rosea aspettativa.
Napolitano e il presidente «Castellacci». Per due volte, prima in Consiglio poi nel vertice in Prefettura con le parti sociali, il capo dello Stato si è rivolto al presidente della Giunta chiamandolo Castellacci. In entrambe le occasioni nessuno ha avuto il coraggio di fargli notare la gaffe.
Cappellacci e Lombardo regalano lo stesso libro. Una gaffe hanno commesso anche Ugo Cappellacci e Claudia Lombardo. Nel vertice delle 16 all’hotel Regina Margherita, il governatore ha regalato a Napolitano il volume «Il breve di Villa di Chiesa», il documento storico più antico e importante dell’archivio di Iglesias. Alle 16.30, accogliendolo in Consiglio, la Lombardo ha fatto altrettanto. E poi dicono che tra i due presidenti non ci sia alcuna sintonia.
Il governatore e il vertice riservato. Cappellacci ha illustrato a Napolitano i termini dell’emergenza Sardegna al teatro Lirico al convegno sui 150 anni dell’unità d’Italia, mentre nel vertice in hotel gli ha consegnato l’intero dossier già consegnato a Mario Monti a Palazzo Chigi: contiene tutte le rivendicazioni della Vertenza Sardegna. Cappellacci, che ha poi partecipato anche all’incontro con le parti sociali, si è detto molto contento dell’attenzione riservata dal capo dello Stato ai temi dell’isola e in serata con grande soddisfazione ha potuto annunciare l’apertura del tavolo tecnico Stato-Regione da parte del premier.
In Consiglio parla solo la presidente. Nella seduta solenne, che era stata chiesta nell’agosto scorso dalla stessa assemblea, Claudia Lombardo si è soffermata sulle rivendicazioni della Sardegna e sul malessere sociale che sta dilagando: «In tutta la Sardegna si levano alte le voci di un profondo malumore che scuote impetuosamente le fondamenta dell’isola e agita la coscienza collettiva». La presidente ha parlato di «disastro economico», della disoccupazione reale oltre il 22 per cento, dei 350 mila sardo che vivono al di sotto della soglia di povertà. Quella della presidente è stato un discorso appassionato, preoccupato ma rivolto verso la speranza. Napolitano ha apprezzato e, rispetto al discorso della mattina, ha preso posizione con maggior forza. Sembra che fossero previsti altri due interventi, uno della maggioranza e uno dell’opposizione, ma sarebbero saltati perché i partiti non si sarebbero messi d’accordo. Quando si dice l’unità.
Il ritorno di Giorgio Oppi dopo il ricovero. Per incontrare Napolitano, l’assessore all’Ambiente e leader sardo dell’Udc è tornato ieri pomeriggio in Consiglio regionale dopo il ricovero d’urgenza dell’altra settimana. Ha felicemente sorpreso tutti per il rapido recupero.