Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Oggi la tappa a Sassari e Alghero e in serata il rientro nella Capitale

Fonte: L'Unione Sarda
21 febbraio 2012

Convegno per i 450 anni dell'Ateneo turritano e inaugurazione di casa Manno
 

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parteciperà oggi alla celebrazione dei 450 anni dell'Università di Sassari in programma alle 11 presso il nuovo Teatro comunale, in piazza dei Cappuccini. Il suo arrivo sarà anticipato di una decina di minuti durante i quali riceverà le autorità locali.
Alle 11 in punto l'orchestra dei docenti e degli allievi del Conservatorio “Luigi Canepa” eseguiranno l'inno nazionale. Il primo intervento in programma è quello del sindaco di Sassari Gianfranco Ganau. Un breve saluto e poi la consegna al Capo dello Stato della più ambita onorificenza cittadina: il candeliere d'oro speciale assegnato per la prima volta lontano dal 13 agosto, vigilia della Discesa dei Candelieri.
Il Rettore, Attilio Mastino, porgerà a Giorgio Napolitano il sigillo d'oro, il riconoscimento più prezioso e di maggior prestigio attribuito dall'Università di Sassari.
Dopo il saluto dei rappresentanti delle istituzioni il programma dell'evento prevede una parte di natura scientifico convegnistica con l'intervento del professor Antonello Mattone, presidente del comitato per le celebrazioni dei 450 anni dalla fondazione dell'Università, e la prolusione dello storico Manlio Brigaglia su “L'Università di Sassari nella storia dell'Italia unita”.
Al termine, il presidente della Repubblica risponderà ad alcune domande che gli rivolgeranno gli studenti dell'Ateneo. Al gruppo etnomusicologico Icnuss dell'Università è stata affidata la chiusura con l'interpretazione del tradizionale inno sardo “Su Patriottu a sos feudatarios”.
Il sindaco di Perfugas, Mario Satta, non sarà presente. E in una lettera a Napolitano, garbata nei toni ma decisa nella sostanza, ha spiegato perché: «A noi chiedete di rispettare le leggi, ma lo Stato non le rispetta. Basti pensare all'articolo 8 del nostro Statuto regionale che prevede la restituzione da parte dello Stato dei sette decimi delle imposte fiscali. È dal 1991 - continua Satta - che quei soldi vengono trattenuti a Roma. Oggi il suo debito con la Sardegna è di ben 10 miliardi di euro».
Napolitano lascerà l'auditorium poco dopo mezzogiorno. Probabilmente pranzerà in prefettura e poi riposerà qualche ora prima di trasferirsi ad Alghero. Alle 17 nella cittadina catalana inaugurerà la ristrutturata casa-museo dove nel 1786 nacque lo statista Giuseppe Manno, presidente del Senato del Regno di Sardegna e poi del Regno d'Italia.

(g.b.p.)