Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Solo un’azione da imprenditore»

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 febbraio 2012

Procura

 

STADIO Operazione a Elmas, Cellino ha difeso davanti al pm l’affare sui terreni. Rigettato il ricorso contro i sequestri

L’operazione Karalis Arena, il nuovo stadio che il Cagliari Calcio vuole costruire a Elmas, è solo una vicenda imprenditoriale. È questo, in estrema sintesi, quanto ha cercato di dimostrare Massimo Cellino, presidente della squadra rossoblù, che mercoledì è stato interrogato per oltre tre ore dal pm Emanuele Secci che indaga sulla vicenda. L’incontro era stato richiesto dallo stesso patron rossoblù, finito nel registro degli indagati per concorso in abuso d’ufficio e tentata estorsione ai danni della Sogaer. «Il presidente ha voluto rappresentare la totale linearità e legittimità di quanto fatto», ha spiegato l’avvocato Giovanni Cocco, difensore di Cellino, che ha anche voluto precisare che l’incontro con il pubblico ministro si è tenuto in un clima di assoluta serenità anche se il patron del Cagliari si è «difeso con forza», ossia si è accalorato nel motivare le sue ragioni che sono state supportate anche da una serie di documenti consegnati agli inquirenti. Con il presidente rossoblù, è stato indagato anche il sindaco di Elmas, Valter Piscedda (difeso dagli avvocati Maurizio Scarparo e Luca Sannio) a cui è contestato il solo abuso d’ufficio. Per la Procura, il primo cittadino avrebbe portato avanti le procedura per il via libera allo stadio nonostante il parere nega- tivo dell’Enac che è vincolante. L’impianto era stato bocciato dall’ente che regola l’aviazione perchè progettato a ridosso delle piste senza rispettare le misure di sicurezza. La Karalis Arena, prima di finire sotto i riflettori della Procura, era stato al centro di un duro braccio di ferro tra il Cagliari calcio e l’Enac che più volte, anche con atti ufficiali, aveva evidenziato come quel progetto non poteva essere realizzato nei pressi dell’aeroporto. Inoltre i terreni su cui sarebbe dovuto sorgere lo stadio, erano già stati scelti dalla Sogaer, che in quella direzione voleva espandere le strutture aroportuali. Da qui l’accusa di tentata estorsione contestata a Cellino: il sospetto degli inquirenti è che dietro l’opera - zione stadio si nasconda il tentativo di far lievitare i prezzi dei terreni che la Sogaer sarebbe stata costretta a compare a cifre astronomiche. La prima e clamorosa svolta nelle indagini si è avuta a fine gennaio, quando la Guardia di Finanza ha perquisito la casa di Cellino e gli uffici di viale La Plaia per sequestrare tutta la documentazione relativa all’impianto e all’acquisto degli ettari di Santa Caterina. Lo stesso giorno, gli uomini delle fiamme gialle, hanno bussato al comune di Elmas dove hanno prelevato progetti e delibere sullo stadio per poi passare al setaccio l’ufficio del sindaco e la sua abitazione. Proprio le perquisizioni sono state contestate dalle difese di Cellino e Piscedda che ne hanno chiesto l’annullamento al tribunale del Riesame. I giudici hanno respinto la richiesta. Maddalena Brunetti