Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Un tour nella Cagliari incompiuta

Fonte: Sardegna Quotidiano
13 febbraio 2012

 

. Cantieri  

 

 

 LAVORI

Una struttura a metà in ogni quartiere della città: dalla chiesa di Stampace alla piscina di San Michele

I PROGETTI Le grandi opere pubbliche e private bloccate per mancanza di fondi o errori di progettazione vecchi di anni

le date 2005 L’anno in cui è stato liberato lo spazio dell’ex scuola Mereu. I fondi per il recupero c’erano. Mai spesi.

2008 Anno di interruzione dei lavori nell’ex vivaio comunale di viale Regine Elena, la società è stata liquidata, tutto fermo

 

 

Un tour tra le incompiute cittadine: progetti mai conclusi o lasciati a metà, inaugurazione di aree nuove ma incomplete o costruite tanti anni fa e poi abbandonate. Finanziamenti, progetti e bandi pubblici da una parte, investimenti di privati dall’altra. Sempre un fiume di soldi sprecati per delle opere che dovevano rappresentare un miglioramento per la città

COMPLESSO DI VIA CAMPEDA Nel 2004 il Comune aveva deciso di realizzare un complesso sportivo nello sterrato tra le vie Campeda, Abruzzi e Mandrolisai. Piscina, campo da calcetto e piazza: a causa dei pochi fondi, fu iniziata la costruzione della sola piscina. Oggi, i lavori non sono stati completati e sono spesso interrotti. SCHELETRO

VICINO AL BROTZU Di proprietà della famiglia dell’ex sindaco Emilio Floris, l’inizio dei lavori risale ai primi anni ’90. Dovevano diventare cliniche per lungodegenti, la loro costruzione fu bloccata. Ora sono ruderi, ai proprietari costa troppo sia demolirli che finire di costruirli.

PALAZZI DI MONREALE Sei palazzi di vetro. L’inizio della loro costruzione risale agli anni ’80. Nelle intenzioni del costruttore, Piergiorgio Fanni, dovevano ospitare uffici pubblici e la sede del consiglio regionale. Così non è stato. Per un breve periodo gli edifici furono affittati alla Telecom. Oggi sono abbandonati e finiti al centro di un’inchiesta per truffa.

CHIESA DI SANT’ANNA I lavori di restauro iniziarono a marzo 2010. Finanziati dal Comune, con 200mila euro, dovevano terminare entro 8 mesi. Interrotti all’i m p rov v iso, i lavori ripresero a maggio 2011, con altri 700mila euro stanziati a maggio 2010 dalla Regione. Per il recupero definitivo servono 3 milioni di euro. E il cantiere è fermo.

PARCO DELLA MUSICA Inaugurato dall’ex sindaco Emilio Floris nel giugno 2011, il Parco non è stato completato. Chiuso il punto ristoro e l’unico ascensore è fuori servizio. Non c’è una fontanella pubblica e ci sono lavori in corso per completare la zona che dà sul Teatro Lirico. Nel lato di via Cao di San Marco manca la recinzione, al suo posto c’è una transenna.

EX VIVAIO COMUNALE Un milione e 300mila euro solo per recuperare l’area. Tra la galleria Umberto I e il parcheggio Apcoa di viale Regine Elena, l’ex vivaio doveva essere l’inizio di una passeggiata verde fino ai giardini pubblici. I lavori vennero interrotti nel 2008, dopo la morte dell’impresario della Cuboni snc, ditta che 2 anni prima si era aggiudicata la gara. L’opera doveva essere terminata in 540 giorni. Da 3 anni i lavori sono fermi.

CAMPETTI APCOA Ottocentomila euro, cifra lievitata dagli iniziali 230mila, per il progetto di un complesso sportivo sopra il parcheggio multipiano in viale Regina Elena. Campi da calcio, basket, pallavolo, spogliatoi e un punto ristoro in 6 mesi. Nel 2006 Giampiero Solinas, presidente della società sportiva New Point, aveva presentato il progetto al Comune, vincendo il bando per realizzarlo e gestirlo per 15 anni. Anche in questo caso i lavo ri non hanno mai avuto inizio.

EX SCUOLA MEREU Edificio principale e cortile costruiti nel 1930, su progetto dell’a rc h i te tto Ubaldo Badas, riconosciuti come patrimonio identitario e sottoposti a vincolo. Fino al 2005 c’era il circolo Charanga. Nel 2010 il Comune aveva illustrato un progetto da 700mila euro, che prevedeva la riapertura della scuola. Un’operazione mai partita, oggi i locali sono occupati da famiglie abusive.

VIA RAFFA GARZIA I lavori iniziarono nel 2005 e dovevano terminare nel 2009. Il progetto iniziale prevedeva un ristorante o disco bar. Nel corso degli anni, ecologisti e residenti dell’area si dissero contrari all’idea, chiedendo di destinare l’area ad attività culturali. Oggi i lavori sono fermi e i 4 edifici costruiti a metà.

Paolo Rapeanu