Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Anfiteatro, attacco dell’opposizione: «Un bando per la gestione ai privati»

Fonte: La Nuova Sardegna
13 febbraio 2012

No della minoranza consiliare allo smantellamento della legnaia. Farris (Pdl): sito congelato




STEFANO AMBU

CAGLIARI. L’Anfiteatro Romano in gestione ai privati come Taormina e Agrigento. E’ una delle proposte lanciate ieri mattina dall’opposizione di centrodestra in Consiglio comunale in una conferenza stampa convocata proprio davanti al monumento di viale Fra’ Ignazio.«Lì funziona benissimo- ha detto Maurizio Porcelli, consigliere comunale Pdl ed ex presidente della commissione Cultura - e i monumenti restano aperti in tutte le stagioni». E’ la risposta della minoranza alla delibera della Giunta che martedì scorso ha stanziato circa 320mila euro per una prima tranche dello smantellamento della “legnaia”.. «Ci vorrebbe un bando europeo - ha continuato Porcelli - mentre a Cagliari non c’è un vero progetto: non si sa ancora quale sarà il futuro culturale e turistico del sito. Quasti lavori di smantellamento non risolvono certo il problema. Anzi, questi interventi significano la morte degli spettacoli all’Anfiteatro». Con danni che, dopo la chiusura della scorsa stagione, secondo il capogruppo Pdl Giuseppe Farris, sono già quantificabili. «Tra botteghino - ha detto - e indotto si è registrata una perdita di circa 5 milioni di euro. E le società che operano nel settore stanno avviando i licenziamenti». Farris contrario alle scelte della Giunta: «Congela un bene - ha spiegato - senza renderlo fruibile e senza offrire destinazioni alternative per lo svolgimento degli spettacoli». Polemico con le decisioni dell’esecutivo anche Paolo Carta, Udc: «La Giunta dei no - ha attaccato riferendosi alla posizione della giunta Zedda su parcheggio interrato di via Roma e chioschetti del Poetto - dovrebbe finalmente iniziare a dire anche qualche sì. La speranza è che l’Anfiteatro non ritorni allo stato di abbandono di una volta». Anselmo Piras, Pdl, ha parlato di una scelta “calata dall’alto”. «Non c’è stata discussione - ha detto - con gli operatori culturali e turistici».