Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Voragine in strada allarme crolli, accuse ad Abbanoa

Fonte: Sardegna Quotidiano
10 febbraio 2012

 Via della Pineta

 

L’EMERGENZA Buca profonda due metri e larga più di uno davanti a piazza Maxia, è la seconda volta. Coni: colpa del gestore idrico Da piazza d’Armi a Stampace: idea di un ufficio per il sottosuolo

Una voragine profonda due metri, in mezzo alla carreggiata: cede di nuovo la strada in via della Pineta, all’altezza di piazza Maxia. La buca, larga oltre un metro, si è aperta nello stesso punto in cui il terreno è sprofondato l’anno scorso. E solo per un caso fortunato in quel momento non è passata alcuna auto: sarebbe stata inghiottita dal terreno. Quello di ieri è solo l’ultimo di tanti casi di cedimenti stradali registrati a Cagliari. Come in via Peschiera, dove uno smottamento ha provocato gravi danni alle abitazioni, molteplici i problemi in piazza d’Armi. Nell’ago - sto del 2008 un’auto finì dentro a un’enorme buca. Il comitato spontaneo di residenti della zona lamenta la mancata attuazione del piano idrogeologico in un territorio a rischio. Ancora oggi vivono tra buche e rischi di sprofondamento dei palazzi. Le problematiche non mancano neanche a Villanova, nella zona non interessata dai recenti interventi. A Stampace, in vico Sant’Efisio III, frequenti perdite idriche hanno creato crepe e cedimenti strutturali delle case, costruite nel 1800. Da più di quattro anni i residenti protestano attualmente sono in causa contro il Comune e Abbanoa.

LE ACCUSE AD ABBANOA Sul cedimento di via della Pineta, ma non solo, è proprio il Comune a polemizzare contro Abbanoa. «Per l’ennesimo caso di tubatura rotta che crea una voragine faccio i miei complimenti ad Abbanoa, è l’ennesima volta che crolla la strada in quel punto», esordisce l’assessore comunale al Traffico, Mauro Coni. «Stiamo facendo indagini in più zone della città, purtroppo è difficile conoscere e esplorare il sottosuolo. Un’idea potrebbe essere quella di creare un ufficio ad hoc, per iniziare ad affrontare i problemi. Potremmo mappare le strade e utilizzare sonde in profondità per il controllo delle tubature », argomenta Coni, «proporrò l’idea al sindaco, anche se dobbiamo scontrarci contro l’esiguità dei fondi. Più volte abbiamo chiesto ad Abbanoa di fare dei controlli. La situazione generale è un bel punto interrogativo ». Luisanna Marras, assessore comunale alla Viabilità, conferma la mancanza di risorse economiche: «Il bilancio ha attribuito al mio assessorato delle risorse che non sono infinite, dobbiamo spenderle al meglio. Potremmo avere 2 milioni di euro, fondi regionali stanziati dall’ex prefetto Efisio Orrù per piazza d’Armi. In questi giorni ci incontreremo con la Regione, per poter avere la cifra quanto prima». Anche l’assesso - re Marras rimprovera ad Abbanoa uno scarso controllo delle tubature Spesso interviene e non riprisitina a dovere, fa solo rappezzi. L’abbiamo fatto presente più volte, ma non abbiamo mai ricevuto risposta». Sulla possibile istituzione di un ufficio del sottosuolo, la Marras è lapidaria: «È inutile aprire uffici se non possiamo fare un passo senza soldi».

LA PROTESTA DEI NEGOZIANTI I negozianti di via della Pineta, dicono di averci fatto l’abitudine. «Sempre lo stesso punto, un’altra volta, è una vergogna», afferma Giuseppe Puddu, venditore di mobili, «in passato hanno bloccato la strada per giorni, messo tubi più piccoli ma non è cambiato nulla. È grave che non sia stato mai effettuato un lavoro definitivo, solo rattoppi». Luca Carboni, proprietario di un negozio di cibo e oggetti per animali, non si meraviglia: «Di cosa ci stupiamo? La nostra è una città che sembra una gruviera, non vorrei che via della Pineta diventasse la nuova piazza d’Armi».

Paolo Rapeanu