Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I Riformatori appoggiano il sindaco

Fonte: La Nuova Sardegna
10 febbraio 2012



Mereu e Busia: «Su Tuvixeddu occorre pragmatismo»




CAGLIARI. I Riformatori sardi appoggiano il sindaco Massimo Zedda per la questione-Tuvixeddu. Il capo gruppo in Comune Alessio Mereu e il coordinatore di Cagliari del partito Anna Maria Busia difendono il primo cittadino dalle «strumentalizzazioni» degli ambientalisti.
«L’annosa vicenda di Tuvixeddu - affermano in un comunicato - deve essere risolta nel rispetto delle norme di legge e degli enormi interessi che essa ha coinvolto, innanzitutto quelli dei cagliaritani». Poi proseguono precisando che dal 2006, data del blocco dei lavori ad opera delle decisioni prese dalla Regione (guidata da Renato Soru), «la città ha subito un danno enorme, sia per la mancata fruizione del Parco Archeologico, sia per l’accumularsi degli oneri sul contenzioso». E fu «quest’ultimo che portò alla firma dell’accordo di programma con l’enorme debito gravante sul Comune». Una situazione, continuano i Riformatori, che «ci impone di essere pragmatici, abbassare le armi della polemica di parte e fare quanto in nostro potere per spingere verso la ricerca di una soluzione. Debbono essere rigettate le argomentazioni di chi usa il cosiddetto ambientalismo estetico come una clava per affermare la politica del “no” a tutti i costi che, anche nei giorni scorsi, sono state usate per attaccare il Sindaco e la Giunta». Per questi motivi, precisano Mereu e Busia, «vogliamo affermare la nostra condivisione all’impostazione della delibera numero 1 del 11 gennaio 2012 la quale, per quanto di non facile interpretazione, fa salve le scelte del Puc ed il richiamo all’accordo di programma in esso contenuto». Infine «pensiamo che l’accordo di programma possa essere rivisto, fatti salvi i diritti di indennizzo del privato, a favore della previsione di non edificabilità e destinazione a verde pubblico per le aree immediatamente prospicienti il Parco Archeologico». Quindi «invitiamo perciò il sindaco a muoversi senza indugi nella direzione indicata dalla delibera».