Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nuova fermata, l'Arst frena: «Costa troppo»

Fonte: L'Unione Sarda
10 febbraio 2012

Via Ampere
 

«L'apertura di passaggi pedonali in alcuni punti strategici di Is Bingias avrebbe costi inferiori rispetto alla costruzione di una nuova fermata». Ernesto Porcu, dirigente del servizio tecnico dell'Arst, non si limita a porre un problema, ma mette in campo anche soluzioni alternative alla realizzazione di un ulteriore stop della metropolitana leggera in via Ampere.
 

COSTI «Abbiamo pensato a tre strade, via Ampere, via Viviani e viale della Resistenza, nelle quali si potrebbero realizzare i passaggi pedonali - spiega Porcu - Per via Ampere servono 60 mila euro. Qualcosa di più, per effetto di eventuali espropri, per viale della Resistenza, che comporterebbe una spesa di 160 mila euro. Su via Viviani, situata a ridosso della fermata del centro commerciale, ci vorrebbero 15 mila euro». L'ammontare per la costruzione di una nuova fermata è 430 mila euro. Non necessariamente un' alternativa, come spiega Carlo Poledrini, direttore generale dell'azienda: «La realizzazione di un passaggio pedonale, non esclude una nuova pensilina, che potrebbe essere posizionata in un altro punto del percorso». Al Consiglio della Municipalità, che ha sollevato la questione della sicurezza dei passaggi pedonali, il dirigente risponde che «sarà possibile usufruire di impianti di illuminazione efficaci e di un sistema di video sorveglianza».
 

COLLOCAZIONE «Tra le due fermate esistenti nella zona, Città Mercato e Caracalla-Porto Botte, intercorrono 750 metri - spiega Poledrini - la tratta ha una percorrenza che rientra perfettamente nella media di tutta la linea della metropolitana leggera. Il punto in cui si vorrebbe costruire la nuova pensilina dista 150 metri dalla fermata del centro commerciale, e la nuova collocazione comporterebbe alcuni problemi, soprattutto dal punto di vista tecnico». Poi conclude: «Abbiamo presentato tutte le ipotesi» conclude Poledrini «gli incontri con i tecnici del Comune permetteranno di formalizzare le decisioni. Da parte nostra c'è la massima disponibilità».
Matteo Sau