Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Tutti dietro il sindaco ma la maggioranza non è unita

Fonte: Sardegna Quotidiano
3 febbraio 2012

Tuvixeddu

 

LE DIVERGENZE Tra condizionamenti esterni (Regione, impresa e ambientalisti) e valutazioni differenti, tutto il centrosinistra si allinea con Zedda. Ma alcune posizioni sono contrastanti

Su Tuvixeddu la maggioranza si fida del sindaco. Che ha però il difficile compito di metterla d’accordo. Le decisioni da prendere non sono facili e le opinioni sono divergenti: quella del contenzioso con Cualbu è una delle più scottanti tra le patate bollenti ereditate dalla nuova Giunta. «Bisogna andare avanti, ma con le giuste cautele - spiega il capogruppo di Sel Sergio Mascia - perché, con scelte ponderate, bisogna trovare il prima possibile la giusta posizione. E abbiamo piena fiducia nel sindaco che saprà trovare la migliore soluzione, continuando come ha sempre fatto a condividere con la maggioranza e il Consiglio le due decisioni». I consiglieri comunali sperano che si arrivi a una conclusione, ma senza correre altri rischi. «Bisogna trovare la soluzione più veloce e legittima - aggiunge Francesca Ghirra di Sel - perché la normativa è rigida e diversi sono gli interessi da tutelare. C’è qualche perplessità sulle procedure, ma stiamo valutando insieme quali possono essere le migliori da seguire, condividendo la linea del sindaco e dell’as - sessore » . La maggioranza vuole accelerare. «Bisogna trovare un accordo tra il privato e la città - commenta Claudio Cugusidel Pd - i cagliaritani dovranno smettere di leggere articoli di giornale su una situazione così complicata in cui siamo stati cacciati dalle precedenti amministrazioni e il sindaco ha tutta la nostra fiducia per risolvere la partita». La voglia di archiviare la pratica è condivisa dal centrosinistra. «Bisogna trovare una soluzione per la salvaguardia e la fruibilità dell’area, senza lasciare spazio a possibili debiti che possano aumentare col tempo - spiega Enrico Lobina, capogruppo Federazione della Sinistra - la posizione della Giunta è chiara fin da quando il Comune in uno dei ricorsi si è sfilato dal fianco di Coimpresa. Ora la maggioranza deve lavorare per adeguare i Puc al Ppr, va fatto entro la fine della consiliatura: è dovuto a chi ci ha votato». Se il sindaco debba trattare con il privato o andare avanti per la sua strada è il nodo che divide gli alleati. «Bisogna cercare la strada giuridicamente più corretta, cercando di evitare strade eccessivamente oltranziste, non per fare sconti a qualcuno, ma per evitare ulteriori problemi - spiega Giovanni Dore, capogruppo Idv - per noi la sentenza del Consiglio di Stato, che ha messo la parola definitiva sul Ppr rispetto all’accordo di programma e agli eventi antecedenti, è la base di partenza. La Regione deve mantenere fede all’impegno di acquistare le aree per l’interesse pubblico, è lì che va spostata la responsabilità politica dell’accordo che è ricaduta tutta sul Comune. Il sindaco ha tutta la nostra fiducia per risolvere la partita». Sul rispetto dell’accordo di programma ci sono visioni diverse. «Bisogna trovare un compromesso tra l’im - prenditore e la Soprintendenza e il bene pubblico - sostiene Francesco Ballero del Pd - in base all’aspettativa economica conquistata da Cualbu, serve uno sforzo aggiuntivo per completare l’accordo di programma, con le dovute variazioni, in modo da non danneggiare ulteriormente il pubblico e il privato. Serve un “patto tra nobiluomini” perchè con la chiusura dell’accordo di programma ci guadagna tutta la città. Invito i colleghi consiglieri a fare un sopralluogo per capire bene su quali questioni dobbiamo decidere». Tra interesse pubblico, privato e ambientalisti ne fa una questione meno tecnica Filippo Petrucci di Meglio di prima non ci basta: «Si tratta di una questione politica e ho piena fiducia nel sindaco su come saprà affrontarla, perché non bisogna farsi dettare la linea da chicchessia, senza condizionamenti dall’esterno »

. Marcello Zasso