Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una topaia come casa

Fonte: L'Unione Sarda
2 febbraio 2012

SAN MICHELE. Una donna ha occupato un ex ambulatorio

«Non posso viverci con il mio bimbo»
Da oltre un anno vive insieme al figlioletto (che oggi ha tre anni) nell'ex ambulatorio per le vaccinazioni della Asl 8, in piazza Medaglia Miracolosa 19. Nessuno le fornisce assistenza, denuncia, nessuno la aiuta. Le pareti sono piene di muffa e ogni volta che utilizza il lavabo, dal water risalgono escrementi che si riversano sul pavimento. Donatella Diana, 25 anni, cagliaritana, ha occupato l'ambulatorio il 9 gennaio dell'anno scorso. Una scelta estrema, dettata dalla disperazione di una ragazza-madre che non riusciva, “per vie regolari”, a trovare un tetto per sé e il suo bambino, al punto che si era ritrovata a dormire in macchina. Aiutata dal fidanzato, la giovane ha rimesso in sesto il locale, rendendolo quasi vivibile. «La Asl, proprietaria dell'immobile, ci ha consentito di restare ma potrebbe mandarci via in qualsiasi momento. Diciamo che ha chiuso un occhio. Dal Comune un anno fa ci fecero tante promesse, ma la realtà è che non è mai venuto nessuno a verificare come viviamo qui». Ora il problema più impellente è l'impianto idrico-fognario dell'ambulatorio riadattato ad appartamento. «Ci siamo rivolti sia alla Asl che al Comune ma non è mai intervenuto nessuno. Non possiamo vivere in mezzo alla muffa e agli escrementi, a maggior ragione con un figlio piccolo. Ma d'altronde non abbiamo soldi per pagare una squadra di operai, perché siamo entrambi disoccupati. Per sopravvivere contiamo su amici e parenti. Lanciamo un appello, affinché qualcuno ci aiuti a risolvere il problema. Siamo abusivi, è vero, ma siamo anche persone. Stiamo solo cercando di vivere dignitosamente». ( p.l. )