Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Diecimila persone hanno visitato l'area

Fonte: L'Unione Sarda
24 settembre 2008

il direttore Il bilancio di un anno di attività


Ora è ufficiale: il parco è aperto, a disposizione di tutti. Il direttore dell'Ente Parco Mariano Mariani afferma che l'oasi era a disposizione dei visitatori, ma adesso è più organizzata e regolamentata. «Un segnale di integrazione con l'area urbana».
CORRERE IN SICUREZZA E se sotto l'aspetto naturalistico l'area non teme rivali, per quanto riguarda l'attività sportiva «deve diventare una valida alternativa per gli sportivi che fanno jogging attorno allo stadio Sant'Elia, o in altre zone. Qui si potrà correre o fare attività sportiva in sicurezza: i tre percorsi non sono misti». In sostanza amanti della natura, podisti e ciclisti avranno a disposizione itinerari riservati e non si danneggeranno a vicenda. A due passi dagli ingressi principali sono state predisposte delle ampie zone di parcheggio, dove si potranno lasciare le auto e affrontare la vista a piedi o con biciclette a noleggio. C'è poi un discorso più ampio che riguarda la viabilità interna della zona di Medau Su Cramu, dove sorgono abitazioni. «Nella strada interna di collegamento tra Cagliari e Quartu, che per molti è un'alternativa a viale Marconi, verranno sistemate delle barriere e la zona sarà accessibile solo dai residenti.
I NUMERI Il presidente dell'Associazione per il Parco, Vincenzo Tiana, traccia un bilancio degli ultimi anni. «Abbiamo soddisfatto le richieste di prenotazioni da scuole e Università e abbiamo avuto oltre diecimila visite. La metà del Parco dell'Asinara che è partito da diversi anni e che è anche un Parco nazionale, mentre Molentargius è regionale». Cifre confermate da Mariani che aggiunge: «I visitatori che hanno partecipato a visite guidate sono stati 730». Lo scorso anno Molentargius ha ospitato anche 17 convegni (1161 visitatori) e 10 manifestazioni (1695).
Buoni risultati, a sentire i vertici dell'ente, che non bastano però a far marciare il parco con mezzi propri. Quando si annunciava una disastrosa Caporetto è arrivata la stampella regionale da un milione di euro. Ma è ovvio che non si potrà contare in eterno sulle sovvenzioni pubbliche. (a. a.)

24/09/2008