Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Deturpata la statua del Minotauro

Fonte: L'Unione Sarda
1 febbraio 2012

VILLANOVA. Via Sulis


«Ecco come spende i soldi il Comune». Parole scritte per sfregiare la scultura, corpo umano e testa di toro, installata in via Sulis, una delle strade d'accesso al quartiere Villanova. Ma non è vero. Bruno Meloni, 53 anni, ingegnere cagliaritano, è l'autore dell'opera: «Il Comune non ha speso nulla né per la realizzazione né per l'installazione dell'opera: è tutto a carico mio». E ancora: «La statua del minotauro ha trovato ospitalità in via Sulis, a fine novembre, per caso, dopo aver girato diversi quartieri». L'artista racconta il perché di un'opera così in un contesto urbano: «La scultura è concepita e assemblata in due parti separate tra loro. Per realizzare la figura mi sono ispirato al “Modulor” teorizzato da Le Corbusier, architetto svizzero scomparso, che riporta in architettura le proporzioni del corpo umano utilizzando quattro moduli: gambe, torso, testa e braccio sollevato». Inoltre, prosegue l'artista, «la testa del toro richiama l'immagine mitologica del minotauro e di conseguenza il concetto di labirinto che mi sembrava il più adatto per un contesto urbano».
Infine, Meloni commenta la scritta dicendo: «Mi dispiace che si rovini un'opera d'arte, che è frutto di lavoro sia concettuale che manuale, per dare, oltretutto, un'informazione sbagliata». Sulla scritta sopra la scultura interviene anche Donatella Soro, presidente del consorzio Amici della via Sulis: «È un'opera d'arte deturpata e questo dispiace, perché l'impegno di chiunque si adoperi per migliorare la zona va rispettato. Vogliamo però dare al fatto in sé, un'importanza circoscritta anche perché, per fortuna, questo rappresenta un episodio isolato». La presidentessa poi si sofferma sulla situazione del quartiere: «Lavoriamo quotidianamente, noi del Consorzio insieme agli abitanti di tutta la zona, per fare in modo che questa strada diventi sempre più accogliente e un punto di riferimento per la cittadinanza». Altra testimonianza è quella di Alice Tolu, titolare di uno dei negozi di abbigliamento vintage che si affaccia sulla via: «Dispiace vedere il lavoro di un'artista vanificato in questo modo. Sarebbe invece bello che tutti collaborassimo per migliorare il quartiere. Ci sono alcune cose per cui impegnarsi, prima fra tutte, una pianificazione definitiva della zona pedonale». (m.s.)