Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

scatta l’autodifesa I referendari: «Da abolire»

Fonte: La Nuova Sardegna
1 febbraio 2012

Province,




CAGLIARI. Si è svolto anche in Sardegna il «Provincia day», la manifestazione su scala nazionale a sostegno delle attuali Province. La mobilitazione ha riguardato tutti i consigli provinciali. E in tutti i consigli è stato respinto il progetto di eliminare gli enti intermedi. Voto unanime sulla base di una convinzione degli stessi Consigli provinciali: i costi della politica non dipenderebbero dalle Province. Anzi, è stato rilevato che «i costi delle Province sono i costi delle funzioni che però non possono essere gestite su base regionale». Molte teorie che portano alla necessità di eliminare le Province sarebbero state elaborate - secondo quanto è emerso dalla giornata di mobilitazione di ieri - su presupposti falsi. Ma questa tesi non convince il Movimento referendario sardo che ha indetto dieci referendum e ha detto no al Provincia day: «Le province sono inadeguate», si legge in un documento, «cancellare le Province significa fare a meno di 4200 consiglieri provinciali con un risparmio immediato di 120 milioni di euro d’indennità. Senza contare l’eliminazione di un livello di burocrazia».