Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stop a Posta Europea

Fonte: L'Unione Sarda
31 gennaio 2012

I titolari accusati di truffa: avrebbero intascato i soldi dei clienti

Sospesa dall'albo dei mediatori creditizi

Alcune settimane fa i militari della Guardia di finanza hanno bussato nella casa di Sestu di Pietro Pitzanti (41 anni) e della moglie Graziella Ferru (38). In mano il decreto, su carta intestata del ministero dell'Economia e delle finanze, di sospensione dall'albo dei mediatori creditizi delle società sono Posta Europea e Posta Popolare della Sardegna. Le due società finite nel mirino del sostituto procuratore Giangiacomo Pilia per aver intascato i soldi dei bollettini postali e di non averli poi girati alle titolari del credito. Sul tavolo del magistrato ci sarebbero più di 300 denunce, ma il numero è destinato a lievitare. Secondo una prima stima il giro d'affari sarebbe di centinaia di migliaia di euro: i coniugi indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.
Per chi ha effettuato i versamenti nelle filiali delle Poste private sono in arrivo i guai con Equitalia che chiede i soldi delle bollette (Enel, Telecom, Abbanoa e Tarsu) mai arrivati a destinazione.
IL BLITZ Non è la prima volta che Polizia e Finanza si occupano delle filiali cagliaritane di Poste Europee e Poste popolari della Sardegna. Già l'anno scorso gli inquirenti avevano effettuato perquisizioni nell'abitazione e negli uffici dei titolari sequestrando materiale ritenuto molto importante. Alcune settimane fa gli uomini delle Fiamme gialle hanno notificato a Pietro Pitzanti e Graziella Ferru il decreto di sospensione dall'albo dei mediatori creditizi emesso dal ministero dell'Economia e delle finanze. In pratica sono state bloccate le licenze del Ministero e della Banca d'Italia che consentiva alla coppia di sostituire in tutto e per tutto con sportelli in franchising le funzioni di Poste italiane.
LA TRAPPOLA Quella che si prospetta come una presunta truffa perfettamente organizzata sta emergendo lentamente. Comuni, Abbanoa, Enel e Telecom, solo per citarne alcuni, destinatari del versamento si stanno rivolgendo a Equitalia per entrare in possesso dei sodi delle bollette. Soldi che, però, sono stati già versati. Ecco allora che il credito viene iscritto a ruolo con la conseguente emissione delle cartelle esattoriali che possono dare luogo anche a pignoramenti.
DUE PESI DUE MISURE La storia denunciata sabato sul nostro giornale è emblematica e fa emergere una disparità di trattamento a seconda delle regioni di residenza. In Valle d'Aosta gli ufficiali giudiziari interrompono il provvedimento di sequestro nel caso il debitore riesca a esibire il bollettino di pagamento, anche se mai girato alla società titolare.
Andrea Artizzu