Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Napoli Zedda attacca: «Monti? Elegante, ma come Berlusconi E il Ctm non si tocca»

Fonte: Sardegna Quotidiano
30 gennaio 2012

FORUM DEI COMUNI

Il sindaco contesta il patto di stabilitità che blocca le assunzioni e il sistema che impone il ricorso alle agenzie interinali: «È solo la legalizzazione delle clientele» n Monti è un Berlusconi dai modi eleganti, ma la linea è la stessa.

Così parlò Massimo Zedda al Forum dei Comuni per i beni comuni di Napoli. All’incontro organizzato dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris Zedda ha criticato il Governo, ma ha parlato a ruota libera anche di lavoro, liberalizzazioni, politiche per la casa, sicurezza sul lavoro e istruzione. Dura la presa di posizione contro il ricorso alle agenzie interinali da parte delle pubbliche aministrazioni, definito «la legalizzazione della clientela». Dopo aver criticato il patto di stabilità che permette al Comune, a fronte di ottanta pensionamenti, di assumere solo sei persone Massimo Zedda ha spiegato come funzionano le assunzioni nella pubblica amministrazione. «È stato costruito un percorso per noi amministratori per cui anche coloro che sono contrari a sistemi di precariato, il più diffuso e folle, dovranno rivolgersi a società interinali per assumere quelle persone che sono, né più né meno, che la legalizzazione della clientela - ha detto il sindaco di Cagliari alla platea napoletana del Forum - perché la società interinale preleva da una lista, possibilmente indicata da un amministratore, e l’amministratore poi sceglie, fingendo di avere una lista aperta, chi aveva invece già indicato alla società interinale ».

Poi Zedda ha elogiato la figura del premier Monti, ma ne ha distrutto la linea politica. «Un gentiluomo, un galantuomo, un signore che finalmente ci consente di discutere di politica, anche di dire la nostra opinione contraria alle politiche di queste settimane e mesi di governo Monti - ha detto Zedda contrapponendolo all’“inno - minabile” - se il solco, la linea, è quella della precarietà, che cosa si debba ancora precarizzare in questo Paese che è il più precario e che vede la precarietà come religione ormai di questo Paese, io invece credo che si debba andare in un’altra direzione».

Poi l’affondo contro «questa strategia rappresentata da un galantuomo, da un signore, che con modi più eleganti esplicita ogni giorno ciò che di fatto è stata la cultura delle liberalizzazioni, della precarietà, delle privatizzazioni selvagge, della mortificazione del patrimonio pubblico del nostro Paese. Con modi molto più eleganti ». Per fare un esempio concreto il sindaco di Cagliari ha parlato del Ctm. «A Cagliari io dovrei privatizzare la società di trasporti, che però produce utili, è una delle più appetibili sul mercato, rende un servizio fondamentale come quello del trasporto pubblico, ha un parco mezzi e un patrimonio di immobili straordinario. Allora chiedo al Governo Monti: ma chi è il privato, proprietario di società, che mette in vendita i gioielli di famiglia perché semplicemente si stabiliscono strategie, per cui si stabiliscono percentuali, su società senza andare a vedere dove il pubblico opera bene e dove invece è bene che il pubblico sia condotto nella direzione dell’operar bene e meglio e non produrre costi ulteriori». Marcello Zasso