Rassegna Stampa

Sardegna 24

Contro l’orrore c’è solo la bellezza

Fonte: Sardegna 24
27 gennaio 2012

 

Raffica di appuntamenti oggi in città per la “Giornata della memoria”: dalla piece dei Cada Die al recital della Murtas

L'arte contro l'orrore nella Giornata della Memoria: racconta unatragedia dimenticata “L'ultima regia di Hoffmann Sandor” di Luigi Alcide Fusani, stasera alle 21 (e in matinée fino a martedì) al Teatro La Vetreria di Pirri a Cagliari nella mise en scène del Cada Die. Storia di un film “segreto” sulla vita nei lager e sull'eccidio di un milione di ebrei ungheresi, interpretata (per la regia di Silvestro Ziccardi) da Alessandro Mascia e Pierpaolo Piludu: l'incontro con l'antico maestro e la scoperta della verità inducono un regista a filmare oltre al falso documentario per la propaganda nazionalsocialista, anche l'irraccontabile realtà. Dalle note: «Scrivere è una lotta contro il tempo.

Si scrive per sottrarre alla perdita, al buco nero del tempo, i propri dubbi, le proprie angosce, i propri incubi, il proprio inferno. E' da questo modo di intendere la scrittura, che è nato Hoffmann Sandor». Parole e musica per “La Shoah in Italia” rievocata dall'attrice e cantante Clara Murtas all'Arco- Studio di Cagliari stasera alle 21 tra lo stridente contrasto fra l'età dei giochi e l'amara perdita dell'innocenza: «su 733 bambini solo 121 tornarono dai campi di lavoro e la testimonianza di chi vide finalmente la liberazioneci mostra [...]la gioia incredula di chi risorge dalla morte di tutte le speranze». I ricordi dolorosi di una «gioventù offesa» affiorano dalle pagine dei sopravvissuti come Liliana Segre, Memo Bemporad e Nedo Fiano, o ancora Cesare Rimini, Italo Bassani e Primo Levi, scritte per fare «rimarginare una ferita incurabile », per cercare una risposta alle domande «che cosa è un Uomo? E come si può educare dopo Auschwitz?». La Shoah narrata ai più piccoli: negli spazi della Biblioteca Provinciale al Parco di Monte Claro Gaetano Marino oggi alle 18 attinge alle parole di Lia Levi (con “La portinaia Apollonia”) e Ruth Vander Zee per offrire uno sguardo insieme poetico e attento – con le illustrazioni di Roberto Innocenti e Emanuela Orciari – sulla follia nazista. «Dal 1933 al 1945 sei milioni di ebrei, della mia gente, furono sterminati. Io no.

Non so neanche il mio vero nome. Non so da dove vengo. L'unica cosa che so, è che avevo solo pochi mesi, quando fui strappata all'olocausto... Nel suo viaggio verso la morte, mia madre mi scaraventò dentro la vita» racconta la protagonista de “La storia di Erika” salvata dall'affetto e il coraggio di chi scelse di opporsi alle logiche dell'orrore.La storia de “Il Ghetto di Varsavia” e la voce di Pupa Garribba oggi all'Università di Cagliari (e all'ITI “Scano”) tra le “Memorie in Comune” sulle leggi razziali in Italia e “Da Varsavia a Treblinka: l’asilo del dr. Janusz Korczak e altri frammenti di una storia corale”, con la cronaca dell'insurrezione di Enzo Collotti e l'intervento di Francesco Bachis sulla musica nel ghetto, per “Vivere con dignità”. Nonostante tutto. Sempre a Cagliari a La Feltrinelli Point in via Paolidomanialle 18 la presentazione di “Voci dal lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-45” di Marco Palmieri. “Per non dimenticare...”. Anna Brotzu