COMUNE. RISARCIMENTO AL LEGITTIMO PROPRIETARIO

Un pit bull da 26 mila euro. Tanto è costato all’amministrazione catturare e negare poi un cane al legittimoproprietario. Così la cifra, risarcimento più spese processuali, finisce nell’ultimo (ed ennesimo) debito fuori bilancio approvato dalla Giunta. Non saranno gli 8 milioni per l’esproprio illegittimo di Monte Urpinu, ma si tratta di sicuro di un’altra spesa che poteva essere evitata con un po’ di accortezza in più. La storia risale a 10 anni fa, quando il signor Roberto Trois perde il proprio pitbull. L’animale, un esemplare adulto, viene catturato dalle squadre del servizio assistenza zooiatrica dell’amministrazione, convinte di avere a che fare con un randagio. Trois si rivolge al Comunee rivendica la proprietà del cane.Maal canile municipale non gli credono e affidano poi l’animale auna terza persona. Ma il proprietario non si arrende, decide di rivolgersi ai giudici e va da un avvocato: saranno i giudici a decidere sul destino dell’animale. Nel 2007 la doccia fredda per Trois. Il Tribunale da ragione all’amministrazione, ma nel gennaio 2011 Corte d’Appello ribalta la sentenza e riconosce a Trois la proprietà del cane e soprattutto unrisarcimento del dannosubito «per effetto della mancata tempestiva restituzione del medesimo ». Così il 19 gennaio scorso la Giunta vota il riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio in favore di Trois per lasommacomplessiva di 26 mila 140 euro (3 mila 750 euro a titolo di risarcimento dei danni subiti), 22 mila 387,89 per «diritti, onorari avvocato, rimborso spese generali e di legge, comprensivi di competenze successive alla sentenza, per il primo grado ed il grado di appello », più altri 2,15 euro per interessi dalla data di deposito della sentenza. L’ennesimo debito. Dopo le infiltrazioni, gli espopri e le interruzioni dei cantieri edili, ora si fanno i conti anche coi cani negati ai legittimi proprietari. (en.ne)