Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Campus, subito i letti e i parcheggi

Fonte: La Nuova Sardegna
24 gennaio 2012



Il bando punta sullo studentato e sul grande scavo per il silos interrato




CAGLIARI. Subito l’edificio con 240 posti letto e l’imponente scavo per i 24 mila metri quadri di parcheggi obbligatori secondo i parametri di legge. Il campus universitario nasce a blocchi: la rivisitazione dei progetti compiuto dall’università ha messo a punto un modulo in funzione del bando che scadrà in aprile e ha elaborato le linee per lo sviluppo successivo. In altre parole: il lavoro degli universitari è servito per far nascere una parte del campus subito e per indicare come si dovrà andare avanti una volta che ci saranno i finanziamenti ulteriori senza ricominciare i ragionamenti sulle volumetrie degli edifici, gli spazi comuni, le distanze fra le costruzioni, la conservazione del pregiato silos primi Novecento e il ridimensionamento di quello più nuovo che adesso taglia la visuale e anche la strada verso i terreni del futuro campus. Un pacchetto ormai affidabile sul piano amministrativo: la scelta del tavolo di lavoro composto da Regione, Comune, Ersu e Università è stata quella di ottenere tutti i pareri preventivi e quindi già dal primo bando si parte leggeri. Dunque i professionisti che concorreranno dovranno studiare un progetto (definitivo e anche esecutivo, il bando ricalca il vecchio schema dell’appalto concorso) per l’edificio con gli alloggi degli studenti e per scavare tutta l’area del parcheggio interrato di due piani, portando a termine la progettazione per quelli necessari al palazzetto da 240 posti letto e lasciando abbozzata quella per completare il silos interrato. E’ il silos una delle novità della rivisitazione: è noto che lo staff è partito dal progetto autorizzato (denominato Edilia-Di Martino), ma ha messo in discussione alcune scelte. Tra queste il parcheggio da mille metri quadri, alto quattro piani: al posto dell’edificio ci sarà invece un grande spiazzo da trasformare in parco (non adesso) sotto il quale si scenderà di due piani (di 24 mila metri quadri complessivi) destinati a parcheggi. La scelta architettonica è stata accolta con molto favore perché cambia volto al campus: il parco diventa un cuore verde pedonale. Gli alloggi che verranno costruiti saranno allineati al silos primo Novecento, opera vincolata perché è il primo manufatto costruito a Cagliari con l’allora nuovo materiale, il cemento armato, grazie alla progettazione dell’ingegner Porcheddu, un cagliaritano che lascerà la sua firma anche su un ponte del Tevere e nel Lingotto di Torino. Fin qui il primo lotto che impegna i 34 milioni di euro della Regione. Il resto dovrà essere la ristrutturazione del vecchio silos che diventerà un magazzino per i libri e attorno a questo sorgeranno edifici per sale lettura e uffici della biblioteca. Il nuovo silos cambierà fisionomia, anche questa è una novità portata dalla rivisitazione dell’università possibile per la disponibilità del Comune che ha ceduto il pezzo avuto da Edilia: nel progetto Edilia la demolizione del grande edificio e la sua ricostruzione in uffici e albeghi doveva essere il compenso dell’impresa privata. Nelle nuove linee l’altezza sarà portata alla quota del vecchio silos e diventerà l’auditorium a servizio del campus universitario. Si dovranno poi costruire gli altri 250 posti letto, in un edificio perpendicolare al campus adesso in gara, la mensa e la palestra. Non ci sarà una viabilità interna in senso stretto: solo accessi a un quartiere interamente pedonale. Il pezzo forte del campus sarà il parco al centro del complesso, snodo degli edifici, luogo di incontro, polmone per un’area senza sfogo. Finito l’intervento ora in gara resterà ancora molto da fare, ma i tecnici spiegano che il lavoro più complesso ed economicamente rilevante resta lo scavo del grande parcheggio in terreni vicino al mare nei quali forse si dovranno fare i conti anche con l’acqua. Lo scavo è grande, i parcheggi sono sovradimensionati rispetto ai numeri del campus, ma gli standard di legge in questo caso non potevano essere superati. (a.s)