Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rispunta il nuovo Sant'Elia

Fonte: L'Unione Sarda
24 gennaio 2012

Ripresi i lavori per consentire la sfida notturna in programma contro la Roma
 

Accordo in Consiglio per demolire e ricostruire lo stadio
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Demolire e ricostruire settore per settore lo stadio Sant'Elia. Sarebbe l'unica soluzione che consentirebbe al Cagliari di giocare il minor numero possibile di partite lontano dalla città. L'idea, di cui si parla da tempo e che potrebbe avere le sembianze del project financing in tandem con la società rossoblù, trova d'accordo il Consiglio comunale. E anche se da viale La Plaia ribadiscono di voler portare a termine il progetto della Karalis Arena vicino all'aeroporto, una soluzione del genere potrebbe mettere d'accordo tutti, «visto che a Elmas ci sono evidenti problemi», come dice il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris .
 

I CONSIGLIERI In aula nelle prossime settimane verrà discussa una mozione - proposta dai consiglieri pidiellini - basata proprio su queste idee. Le stesse messe sul piatto dal sindaco Massimo Zedda qualche mese fa. Ecco perché un nuovo stadio Sant'Elia ricostruito in questa maniera potrebbe ricevere un appoggio bipartisan. «Dobbiamo uscire da questa situazione di impasse. Una soluzione del genere comunque ha senso solo se c'è una squadra che ci gioca. Senza un assenso di massima da parte del Cagliari non si va da nessuna parte», conclude Farris. Il capogruppo del Pd Davide Carta spiega di non avere «niente in contrario a una soluzione del genere», ma precisa: «Bisogna prima decidere quale deve essere la destinazione d'uso del Sant'Elia. Non ha senso ricostruire un impianto che viene utilizzato una volta ogni due settimane. Serve una struttura che non ospiti solo il calcio». Non è un caso che Giovanni Dore , capogruppo dell'Idv in Consiglio, proponga un «concorso di idee» per valutare meglio le possibili scelte dell'amministrazione: «Decidiamo prima cosa fare dello stadio, la sua destinazione e la gestione dell'impianto. Poi si può procedere con qualsiasi sistema. Il project financing? Non ho nulla in contrario». Sergio Mascia , di Sinistra ecologia e libertà, aggiunge: «Sono d'accordo, lo stadio può essere demolito e ricostruito. L'importante è che si faccia una struttura moderna, come quella della Juventus. E non dimentichiamoci però che se il Sant'Elia è in queste condizioni la responsabilità è anche del Cagliari calcio». D'accordo anche Alessio Mereu , capogruppo dei Riformatori: «Mantenere lo stadio così, con interventi sporadici, non serve a nulla. È uno spreco di risorse continuo». Mondo Perra , dei Socialisti, ricorda: «Sono sempre stato d'accordo a una soluzione di questo tipo. Si tratta di una strada che si sarebbe potuta percorrere anche prima, durante la scorsa consiliatura».
 

I LAVORI Intanto ieri sono ripresi i lavori per permettere al Cagliari di disputare in notturna la partita contro la Roma, il prossimo primo febbraio. Gli operai del Comune dovranno ripristinare l'illuminazione esterna dello stadio, messa fuori uso dopo il furto dei cavi elettrici di rame.
 

ASSOCIAZIONE CONSUMATORI Il Craci (coordinamento regionale associazioni consumatori indipendenti) chiede che il Cagliari calcio abbandoni la strada che porta alla Karalis Arena a Elmas, per evitare «che lo stadio di Sant'Elia rimanga un'altra cattedrale nel deserto». L'impianto cagliaritano «potrebbe diventare anche un polo sportivo cittadino per tutte le attività, non solo quella calcistica».
Michele Ruffi