Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Rai, le nuove sfide del futuro

Fonte: La Nuova Sardegna
22 settembre 2008

DOMENICA, 21 SETTEMBRE 2008

Pagina 39 - Inserto Estate

Il direttore generale Claudio Cappon parla dei progetti dell’azienda tv: più news e canali per il digitale



«L’accordo con Sky? È importante e strategico»




WALTER PORCEDDA

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CAGLIARI. Prix Italia, ultima giornata ieri tra le sale e gli stand del padiglione delle Crociere al Molo Ichnusa, davanti a un mare azzurro, un cielo senza nuvole e una vista da cartolina sulla città. «La migliore location in assoluto nella storia del Prix» ha riconosciuto il direttore generale Rai, Claudio Cappon, che ha scelto proprio la manifestazione più prestigiosa dell’azienda pubblica televisiva, a livello internazionale, per quello che ha tutta l’aria di un congedo imminente. Manifestazione che, dopo l’inaugurazione martedì scorso con l’orchestra sinfonica della Rai e la partecipazione come solista del trombettista Paolo Fresu, ha scelto ieri sera ancora il palcoscenico, stavolta quello dell’Auditorium del Conservatorio, per salutare delegati e giornalisti provenienti da tutto il mondo con una bella pagina di musica della Sardegna (oggi si vedrà registrata su Raiuno a pomeriggio inoltrato). Sulla scena, in un concerto dedicato anche al ricordo di Andrea Parodi, si sono esibiti tra gli altri: i Tazenda, Piero Marras, Elena Ledda e le Balentes. Insomma, un bel suggello vestito di sardità su questo sessantennale che, secondo gli esperti, ha segnato il ritorno della Rai, dopo anni di assenza a un ruolo più attivo sul fronte dei rapporti internazionali. Ed è in questa cornice che il direttore generale Cappon ha voluto rendere pubbliche un po’ di cifre positive. A cominciare dai conti di cassa che mostrano una Rai in ripresa. La semestrale dei conti chiude infatti con un attivo di 90 milioni (erano 58 l’anno scorso) con una previsione, per il bilancio 2008, di un passivo di 25 milioni. Ben al di sotto però della prima stima di un rosso di 95 milioni. Rosso che, secondo il Dg Rai potrebbe calare ancora di più se la raccolta pubblicitaria dovesse riprendersi. «Ci siamo comunque incamminati su un sentiero virtuoso - ha detto - proprio perchè il piano era fatto seriamente». Sempre a proposito di conti. Dei 130 milioni di euro frutto dell’accordo stipulato con la Sky, sullo scambio dei diritti sportivi su Olimpiadi 2010, 2012 e mondiali di calcio, una cifra tra i dieci e i venti milioni andranno iscritti al bilancio del 2010. Sull’accordo raggiunto con Sky, oggetto nei giorni scorsi di polemiche da parte del capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri - che aveva definito l’accordo come «un indebolimento per la Rai» chiedendone al contempo la non approvazione - Cappon l’ha definito invece «importante e strategico». «Non mi aspetto - ha continuato - che venga messo in discussione. Ma se per caso dovesse accadere le responsabilità sarebbero diverse: nei confronti di Sky, della Fifa e del Cio. Non penso ci sia interesse nel mettersi a discutere con Fifa e Cio».
Il manager sul piede di partenza - ma qualcuno lo vede ai vertici di Raicinema - e che ritiene assai «improbabile una sua riconferma» (a ricoprire il suo incarico, secondo alcune voci potrebbe andare Stefano Parisi, amministratore delegato della Finivest) ha tracciato un bilancio positivo anche sul fronte editoriale annunciando nuovi progetti. Dal 20 ottobre partiranno le strisce informative del mattino con una nuova trasmissione di attualità in prima serata su Raiuno. Forte anche l’impegno della Rai sul fronte del digitale terrestre per il quale è stato annunciato a giorni lo switch off in Sardegna. Accanto a Rai 4, il canale per bambini Rai Gulp e Sport+ presto la nuova rete Rai 5. Sempre sul fronte delle novità si potranno vedere in chiaro footbal americano e rugby e infine forte è la possibilità di chiudere in tempi brevi la convenzione con il comune di Sanremo per il festival. Per il rapporto tra Rai e politica infine, Cappon ha giudicato positiva la proposta del sottosegretario Paolo Romani di dare più poteri al Dg. «In un contesto in cui le decisioni spettano a un organo collegiale di rappresentanti spesso in contrasto - ha detto Cappon - la governance Rai non era più all’altezza con le sfide del cambiamento».