Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Impianto indecente, uno schiaffo alla città

Fonte: L'Unione Sarda
23 gennaio 2012

L'opinione
 

di Giulio Zasso
Domani le telecamere di mezzo mondo - perché la Serie A arriva dappertutto - metteranno a fuoco la nuova puntata dello scempio dello stadio del Cagliari. I rossoblù scenderanno in campo con la Fiorentina in un impianto semichiuso, con l'effetto choc delle tribune più in vista incredibilmente deserte. E sarà l'ennesimo schiaffo alla città e soprattutto ai tifosi rossoblù, costretti a vivere il loro amore per il calcio in condizioni disastrose.
I lavori di rattoppo di questi giorni sono riusciti a scongiurare l'umiliazione della partita a porte chiuse, se non quella estrema del Cagliari in campo in chissà quale altra città, ma è solo una soluzione di ripiego e pure a tempo. Domani con la Fiorentina si gioca, però dietro l'angolo c'è già il problema Roma. Secondo la prefettura non ci sono le condizioni per disputare la partita il primo febbraio in notturna - come prevede la Lega nei turni infrasettimanali - perché il sistema di illuminazione attorno allo stadio è compromesso. E allora? Serviranno altri giorni di passione per sapere se il Cagliari potrà presentarsi davanti ai propri tifosi. È una situazione terrificante e ancora senza sbocchi. Sul futuro del Sant'Elia c'è un vuoto totale che mette i brividi e ancora non decolla neanche il progetto di Cellino di far traslocare la squadra rossoblù in un nuovo impianto a Elmas. L'unica certezza è lo scandalo dello stadio che rilancia un'immagine sempre più deturpata della città. È arrivato il tempo di un'assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti in campo (Comune, Regione, società rossoblù), altrimenti non ha più senso avere il calcio a Cagliari.