Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, la sabbia mobile

Fonte: L'Unione Sarda
23 gennaio 2012

Vento e correnti marine implacabili. Il geologo: «Colpa dell'uomo»
 

È emergenza: spiaggia sempre più corta
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Ogni tanto la spiaggia si allunga, poi si riaccorcia, ma in generale il mare sta prendendo sempre più il sopravvento, e si sta tornando alla situazione che c'era prima del ripascimento. La sabbia del Poetto all'occhio umano alcune volte sembra che guadagni qualche metro, e per periodi brevi può anche capitare, ma in generale l'erosione è inarrestabile.
 

LA SORPRESA Qualche giorno fa Federica Lai, del comitato Urban Center, ha fatto notare che la spiaggia del Poetto aveva guadagnato metri soprattutto grazie all'ultima mareggiata di qualche settimana fa. «Sembra incredibile, ma è vero - hanno scritto dal comitato - Dopo la mareggiata, in cui l'arenile sino al Lido si è riempito di posidonie e a seguito del quale sembrava che il mare avesse ancora guadagnato spazio a discapito della spiaggia emersa, una nuova duna si è creata dalla prima fermata sino a oltre il Lido». Inversione di tendenza? «È difficile dirlo - proseguono dal comitato - data la complessità del sistema naturale di spiaggia. Ciò che è certo è che tutte le discussioni sulla necessità che venga fatto un nuovo ripascimento, adesso, dovranno subire una pausa di giusta riflessione».
 

L'ESPERTO Mauro Pompei, geologo, spiega che questi fenomeni possono capitare: «È una cosa abbastanza normale - spiega l'esperto, che tuttavia avverte - col ripascimento abbiamo guadagnato qualche metro, ma nel giro di qualche anno abbiamo riperso praticamente tutto, ed era ovvio che fosse così». La spiaggia perde soprattutto a causa di quello che l'uomo ha fatto negli ultimi decenni: «Reagisce a elementi di disturbo - prosegue Pompei - e poi gli asporti nel 1900 sono stati fondamentali. Dopo la seconda guerra mondiale per rifare la città è stata usata la sabbia del Poetto come è noto, e questa è stata la prima causa di questa situazione che si è creata. Ma anche i tanti stabilimenti che sono sorti sul lungomare hanno creato problemi». Per non parlare della pesca a strascico, che ha eliminato tutta la posidonia dalla spiaggia sommersa. «E anche la costruzione del molo di Marina Piccola - dice ancora Pompei - ha deviato le correnti rispetto a come erano in precedenza».
RIMEDI Alla fine occorrerà fare un altro ripascimento: «E mi chiedo chi si prenderà la responsabilità di farlo dopo quello che è successo in passato - conclude - è un intervento non semplicissimo, va monitorato per bene prima di agire. Bisogna farlo nel modo giusto, anche perché altrimenti si rischia di tornare punto e a capo dopo pochi anni».

(p.c.c.)