Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto, servitù e privilegi

Fonte: La Nuova Sardegna
22 settembre 2008

LUNEDÌ, 22 SETTEMBRE 2008

Pagina 19 - Cronaca

DENUNCIA DEI VERDI



Stabilimenti con le stellette, «occupazione abusiva»






--------------------------------------------------------------------------------

CAGLIARI. Le servitù militari del Poetto sono un privilegio assurdo e anacronistico: lo sostiene la Federazione dei Verdi ed è anche il tema della conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina in un chioschetto della spiaggia. Sono stati il referente per la qualità urbana Antonello Grogorini e il referente provinciale Roberto Copparoni a illustrare i tanti perchè di un’iniziativa di contrasto, l’ultima dopo le tante fallite nei decenni passati. I casotti di legno sono stati abbattuti, le villette di Marina Piccola sono soltanto un ricordo ma gli stabilimenti con le stellette sono ancora sul lido, incrollabili. Affidati «in uso» ai corpi militari, mentre gli altri lavorano sulla base di concessioni demaniali: «Il comandante militare della Sardegna - hanno sostenuto - dichiarò che l’elemento strategico di queste postazioni consiste nella possibilità di offrire benefici al personale, notoriamente soggetto a un lavoro tra i più logoranti. La logica sottostante questa affermazione - hanno aggiunto i rappresentanti dei Verdi - è lapalissiana. Ciò che non si comprende, estendendola, è per quale motivo non si debbano offrire gli stessi privilegi agli edili, ai meccanici, ai forestali o a qualsiasi altra categoria di lavoratori».
Ricordate le iniziative del sindaco di Quartu Gigi Ruggeri, che nel 2007 tentò una piccola battaglia personale finita senza esito, e quella del presidente della Regione Renato Soru che ha inserito gli stabilimenti militari del Poetto fra le aree militari da dismettere, i Verdi definiscono «doppiamente abusiva l’occupazione della spiaggia, sia sul piano giuridico perchè non vi è alcuna pubblica utilità che possa giustificare il persistere della ‘consegna in uso’ ai militari, sia sul piano sociale perchè è causa di danni economici per tutti gli operatori del Poetto». Secondo i Verdi la presenza degli stabilimenti militari provoca «anche danni ambientali perchè non consente la corretta gestione e l’ottimale pianificazione del compendio, che pure ne avrebbe un grande bisogno». I Verdi auspicano che nel piano di utilizzo del litorale, che a breve sarà presentato dall’amministrazione comunale, gli immobili concessi in uso - quindi anche gli stabilimenti militari - rientrino fra quelli da offrire con un bando, che diventino quindi strutture di ricettività turistica.